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Libia, è guerra totale a Tripoli e il GNA non riesce a fermare la violenza

In Libia è in corso una guerra totale a Tripoli tra le forze del GNA e le milizie della Settima Brigata, dove queste ultime avanzano verso il centro storico. Intanto un razzo cade vicino all’ambasciata italiana

In Libia è guerra totale a Tripoli tra le milizie e le forze armate del GNA. Le forze leali alla Settima Brigata, a cui si sono aggiunti numerosi evasi dal carcere di Air Zara, stanno dando battaglia ai soldati del governo di Fayez al-Sarray in diverse zone della città. Non solo a sud, come avvenuto nei giorni scorsi. Tanto che lo stesso capo del governo ha dichiarato lo stato di emergenza e un razzo è caduto vicino all’ambasciata italiana, fortunatamente senza causare danni o vittime al personale al suo interno. L’escalation della violenza, purtroppo era annunciata. Nessuna delle tregue siglate finora, infatti, ha retto se non per qualche ora. Poi, la Settima Brigata, una volta facente capo al ministero della Difesa, ha proseguito ad avanzare. Prima prendendo il distretto di Krimiya e poi Naqliya nonché la strada per l’aeroporto internazionale. Ora si combatte a Salaheddine e Khalit Al-Furjan.

Quanto accade nel paese nord africano ha il sapore di un tentativo di colpo di stato. Si attaccano prima le comunicazioni e le risorse, per poi passare alle istituzioni. Sarraj minaccia ritorsioni e spinge per una tregua, ma i suoi uomini arretrano

Quello che sta avvenendo a Tripoli ha il sapore di un colpo di stato. Non solo la Settima Brigata ha annunciato di voler arrivare nel centro storico della capitale libica. Ma sono anche in corso scontri presso la Al-Madar Al-Jadeed Telecom Company e la Libya Oil Company. I passi tipici di chi si appresta a conquistare il paese con la violenza. Prima i media e le risorse energetiche. Poi, gli edifici delle istituzioni. Sembra, peraltro, che la forza messa in piedi in fretta e furia da Sarraj – con a capo due comandanti fidatissimi – non stia sortendo gli effetti sperati. Le forze regolari tengono in molti quartieri, ma in altri arretrano. Non servono nemmeno gli avvertimenti dei capo del GNA, il quale sottolinea che chi minaccia la sicurezza della città sarà punito. Infine, esorta tutti ad aderire alla tregua sostenuta da UNSMIL, la missione ONU nel paese nord africano.

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