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Libia, dalla Turchia nuovi segnali sul possibile stop dell’offensiva del GNA a Sirte

Dalla Turchia arrivano nuovi segnali sul fatto che la controffensiva di Sarraj contro Haftar potrebbe fermarsi a Sirte. Erdogan: La soluzione alla crisi non è militare. L’ipotesi è che Tripoli riprenda quanto tolto dall’LNA nella campagna e poi si vada a negoziati

Da Recep Tayyip Erdogan, arriva un nuovo elemento a sostegno della tesi sul fatto che l’offensiva di Fayez Sarraj contro Khalifa Haftar potrebbe fermarsi a Sirte. Il presidente turco, il quale ha ribadito che continuerà a sostenere Tripoli e il GNA anche dopo la fine della guerra civile, ha sottolineato però che la crisi non può essere risolta con lo strumento militare. Finora, invece, aveva insistito sulla necessità per il governo occidentale libico di cacciare l’LNA dal suo territorio con la forza. L’annuncio è avvenuto dopo l’accordo raggiunto da Ankara con gli USA sul futuro del paese nord africano (intesa confermata dallo stesso Erdogan). A riguardo non ci sono informazioni ufficiali, ma si ritiene che le forze di Sarraj si dovrebbero fermare una volta riconquistati tutti i territori, presi temporaneamente dal Generale. A quel punto verrebbe dichiarata una tregua e comincerebbero negoziati con Bengasi, sostenuti da ONU e comunità internazionale.

Che fine farà il Generale? Secondo molti sparirà. Alcuni ipotizzano anche una fuga all’estero. In questo senso, la recente missione del volo P4RMA in Venezuela potrebbe avere un significato

Ciò che rimane un’incognita è il futuro di Haftar, sia se dovesse continuare la controffensiva di Sarraj sia se questa si dovesse fermare a Sirte. In entrambe le ipotesi, cresce il pensiero che il Generale “sparirà”. Nel primo caso, il ministro della Difesa turco Hulusi Akar, ha spiegato come riporta Anadolu, che lo farà “nel momento in cui perderà il supporto” internazionale, a seguito delle  multiple sconfitte militari subite dal GNA. Nel secondo, con ogni probabilità rimarrà ai margini solo come figura formale o verrà completamente tagliato fuori dai negoziati. L’uomo forte della Cirenaica, infatti, non è più credibile e ha perso peso anche a livello interno in Libia con i capi tribù e l’LNA. Prende quindi piede la possibilità che possa tentare la fuga all’estero, se la situazione dovesse volgere al peggio per lui. In questo senso, la recente missione del volo P4RMA in Venezuela potrebbe avere un significato. 

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