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Libia, dai negoziati HCS-HoR in Marocco un buon segnale ma non basta

Dai negoziati HCS-HoR in Marocco arrivano segnali incoraggianti sul futuro della Libia, ma mancano ancora i provvedimenti concreti. Per cementare la tregua Sarraj-Saleh bisogna superare alcuni scogli come la smilitarizzazione di Sirte-Jufra e lo sblocco del petrolio

Il clima dei negoziati in Marocco tra Alto Consiglio di Stato (HCS) di Tripoli e Camera dei Rappresentanti (HoR) di Tobruk, definito costruttivo da entrambe le parti, è un buon segnale sulla possibilità di ripresa del dialogo in Libia. Mancano, però, ancora i dettagli concreti su come procedere. In particolare su come cementare la tregua siglata da Fayez Sarraj e Aqila Saleh, facendola diventare duratura. Questa, peraltro, passa dalla smilitarizzazione di Jufra e Sirte, che al momento non sembra essere stata all’ordine del giorno a Bouznika. Ciò, nonostante Khalifa Haftar continui a provocare le forze del GNA e inviare rinforzi e assetti nella città costiera. Infine, c’è la questione dello sblocco dei giacimenti e terminal petroliferi, che il Generale non ha intenzione di lasciare e che non si sa se sia stata discussa dalle parti.

Intanto, la componente aerea dell’LNA a Sirte perde pezzi. Le forze del GNA sequestrano un elicottero di Haftar, precipitato per un’avaria e abbandonato ancora con i rotori accesi. E’ solo l’ultimo episodio di una serie sempre più frequente

Intanto le truppe di Haftar, nonostante i proclami sull’arrivo di dotazioni di ultima generazione a Sirte, cominciano a perdere pezzi. Non a caso, nelle scorse ore, le forze di Sarraj hanno sequestrato un elicottero del Generale, che aveva effettuato un atterraggio di emergenza nell’area di Abu Grein a seguito di un’avaria. Il pilota, appena il velivolo ha toccato terra, si è dato alla fuga lasciandolo ancora con i rotori in moto, come lo hanno trovato i soldati del GNA. Questo è solo l’ultimo di una serie di episodi simili avvenuti negli ultimi giorni che hanno coinvolto la componente aerea dell’uomo forte della Cirenaica. Il precedente aveva coinvolto un drone di Bengasi, schiantatosi al suolo senza interventi esterni.

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