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Libia, l’aeroporto internazionale di Tripoli al centro della battaglia tra Sarraj e Haftar

L’aeroporto internazionale di Tripoli diventa l’epicentro degli scontri tra le forze di Sarraj e quelle di Haftar. Per entrambi gli schieramenti è strategico

Gli scontri principali in Libia tra le forze del GNA e l’LNA di Khalifa Haftar si sono concentrati presso l’aeroporto internazionale di Tripoli. Presso lo scalo sono in corso violenti scontri. I militari di Fayez Sarraj sono riusciti a penetrare all’interno, ma hanno trovato uno sbarramento di fuoco da parte delle truppe del Generale. Queste, peraltro, stanno ricevendo rinforzi dalla vicina base di Qasr Ben Ghashir, quartier generale dell’offensiva dell’uomo forte della Cirenaica. Se l’aeroporto dovesse cadere, l’intera campagna di Bengasi sarebbe seriamente compromessa. Ciò in quanto il nemico acquisirebbe la superiorità aerea, grazie a una postazione avanzata da cui far decollare i caccia e far partire l’offensiva verso l’HQ del Generale. Inoltre, faciliterebbe gli attacchi verso Gharian, crocevia delle rotte di rifornimento di carburante per l’LNA.

Isis continua a colpire le truppe del Generale al centro della Libia e punta alla costa nella Mezzaluna Petrolifera

Haftar, intanto, deve gestire anche un altro problema, che si aggiunge alla crescente sfiducia dei partner internazionali e locali: l’aumento di attacchi Isis nella sua area. Dopo l’episodio di Derna ci sono stati altri due blitz dello Stato Islamico contro l’LNA. Uno nella zona di di Fuqaha e l’altro sulla strada tra Baha e Jufrah. In entrambi i casi ci sono stati morti e feriti tra le truppe del Generale. Secondo diverse fonti locali, I miliziani Daesh, approfittando del fatto che l’attenzione e il grosso delle forze di Bengasi sono concentrate verso Tripoli, stanno facendosi strada nel centro della Libia per arrivare sulle coste e in particolare nella Mezzaluna Petrolifera, ma non solo. Tanto che Sarraj ha blindato la capitale in occasione dei festeggiamenti dell’Eid al Fitr, che celebra la fine del Ramadan, temendo possibili attacchi dei fondamentalisti.

Haftar non può fare nulla per difendere i suoi uomini, tutte le forze sono concentrate per la difesa dell’aeroporto internazionale. L’Egitto è sempre più preoccupato per l’avvicinarsi di Daesh ai confini e non rimarrà a guardare ancora a lungo

Haftar, però, al momento non può distrarre assetti dall’area di Tripoli per dare la caccia ai miliziani Isis. Tutti quelli a disposizione del Generale, infatti, sono stati destinati a difendere l’aeroporto internazionale di Tripoli, Qasr Ben Ghashir e Gharian. Di conseguenza, le truppe dell’LNA nelle retrovie sono abbandonate al loro destino. Lo conferma il fatto che dopo gli attacchi a Derna non ci sia stata alcuna reazione da parte dell’uomo forte della Cirenaica. In passato, invece, questo avrebbe immediatamente inviato un contingente per annientare i nemici. Questa situazione preoccupa sempre di più l’Egitto, che vede i jihadisti agire liberamente e avvicinarsi ai suoi confini orientali. Più volte il presidente Abdel Fattah Al Sisi ha avvertito Haftar di non sottovalutare il pericolo, ma in ogni occasione il Generale ha affermato di avere la situazione sotto controllo. I fatti, invece, dimostrano il contrario e Il Cairo non resterà a guardare per molto.

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