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Libano, UNIFIL si addestra contro compromissioni e hacking delle comunicazioni

UNIFIL si addestra in Libano contro possibili rischi di compromissione, hackeraggio o intercettazioni delle comunicazioni da parte di elementi ostili

UNIFIL si addestra in Libano contro possibili rischi di compromissione, hackeraggio o intercettazioni delle comunicazioni da parte di elementi ostili. L’occasione è stata l’esercitazione “Semper Collegatum 2018”, appena conclusa. Le moanovre hanno coinvolto tutti i 41 Paesi impegnati nella missione ONU nel sud del Paese dei Cedri. L’obiettivo non era solo proteggere le comunicazioni; ma anche testarle e tararle per garantire a tutte le componenti dei Caschi Blu la massima efficacia, interoperabilità e continuità. Soprattutto in una eventuale situazione di crisi. L’esercitazione è stata gestita dal quartier generale di UNIFIL e ogni settore vi ha partecipato. Compreso quello Ovest a guida italiana (operazione Leonte) su base Brigata Paracadutisti Folgore, comandato dal generale Rodolfo Sganga. Peraltro, lo stesso comandante della forza ONU, il generale irlandese Michael Beary, ha assistito alle manovre nell’area di competenza dei nostri soldati.

Nel settore Ovest la Folgore e il 232esimo Reggimento Trasmissioni protagonisti per garantire la massima efficacia, interoperabilità e continuità delle comunicazioni della forza ONU anche in situazione di crisi

A proposito, dal settore Ovest di UNIFIL hanno spiegato che con l’esercitazione “Semper Collegatum 2018”, “sono state testate l’interoperabilità e la flessibilità dei sistemi di comunicazione, che garantiscono l’efficienza della struttura di Comando e Controllo”. Lo rende noto un comunicato del contingente italiano dell’operazione LEONTE. “Sulla base di uno scenario di crisi pianificato ad hoc, con contestuale schieramento dei posti comando delle unità terrestri, navali e aeree, sono state verificate l’affidabilità e le capacità di comunicazione delle unità presenti in area d’operazione libanese”, prosegue la nota. “L’esercitazione, svolta nell’ambito di un contesto multinazionale – conclude UNIFIL – ha visto protagonisti i Paracadutisti della Brigata Folgore e il personale specializzato del 232esimo Reggimento Trasmissioni, che hanno schierato il Posto Comando del Sector West di UNIFIL e diretto e coordinato lo svolgimento dell’intera attività”.

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