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La Libia e il tesoro di Gheddafi sono la nuova esca delle frodi del cybercrime

La Libia e il tesoro scomparso di Muammar Gheddafi sono la nuova esca del cybercrime per diffondere una frode cibernetica su Twitter. Il presunto braccio destro del Rais ha bisogno di aiuto per investire 216 milioni di dollari

La Libia e il tesoro scomparso di Muammar Gheddafi diventano la nuova esca del cybercrime per diffondere una frode cibernetica. Questa sfrutta una campagna di spear phishing, diffusa con messaggi diretti su Twitter. All’interno il signor “Bashir Saleh Bashir”, che si presenta come capo dello staff e braccio destro del Rais, traccia una panoramica sulla storia recente della nazione e afferma di avere a disposizione 216 milioni di dollari che il leader del paese africano gli lasciò da reinvestire. Guarda caso nello Stato del destinatario del messaggio. A proposito, Bashir Saleh chiede alla vittima di aiutarlo nell’impresa e gli offre il 18% come ricompensa per l’aiuto. Se questa accetterà, il mittente invierà i dettagli necessari nonché i suoi dati identificativi. Per gli esperti di cyber security si tratta del solito tentativo di truffa online. Lo scopo è rubare soldi al bersaglio, con la scusa di anticipare denaro per alcune “spese”.

Gli esperti di cyber security: E’ la solita “Truffa alla Nigeriana” o “419 scam”. La Libia e Gheddafi, però, non erano mai stati usati come esca

E’ la prima volta, però, che la Libia e Gheddafi sono usati come scenario dal cybercrime per azioni di questo tipo. Solitamente i messaggi, che arrivano via email e non attraverso Twitter, fanno riferimento ad alti personaggi di paesi africani. Le richieste, però sono simili. Aiuto a sbloccare fondi, in cambio di percentuali. Gli esperti di cyber security la chiamano “Truffa alla Nigeriana”, in quanto fu inventata proprio nella nazione per lettera scritta nel 1992 e poi trasposta in formato cibernetico nel 1994. E’ chiamata anche “419 scam” dall’articolo del codice penale nigeriano che punisce questo tipo di crimini. Comunque, nonostante la frode sia molto vecchia e conosciuta, riesce comunque a produrre utili importanti per i cyber criminali, grazie alle varianti messe periodicamente in circolazione sul web. 

In Africa ci sono alcuni gruppi del cybercrime specializzati in questo tipo di frode cibernetica, con tanto di uffici veri ed esperti nella falsificazione di documenti ufficiali

In alcuni paesi in Africa ci sono gruppi organizzati del cybercrime, specializzati in questo tipo di truffa. Hanno veri e propri uffici, con linee telefoniche e fax, nonché personale che si occupa di falsificare i documenti da inviare alle vittime per rendere più autentica la frode. Tanto che negli anni, nonostante i molteplici warning da parte delle forze dell’ordine e degli esperti di cyber security in tutto il mondo, in molti sono caduti nelle trappole virtuali. La conferma viene dal fatto che le mail e i messaggi diretti continuino a circolare nel web.

Il messaggio integrale del signor “Bashir”

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