L’esperto di cybersecurity JAMESWT: Il link nel messaggio scarica uno zip con un url che punta a un SMB, che scarica ed esegue il malware. Stesse TTP della campagna “Agenzia delle Entrate” in Italia.
La Folgore celebra il 75esimo anniversario della Battaglia di El Alamein

la Folgore ha celebrato l’evento al Centro Addestramento di Paracadutismo (CAPAR) di Pisa
Si è svolta oggi presso il Centro Addestramento di Paracadutismo (CAPAR) di Pisa la cerimonia di commemorazione per il 75esimo anniversario della Battaglia di El Alamein. Una delle pagine più drammatiche ed allo stesso tempo eroiche della Seconda Guerra Mondiale. Qui nacque il mito della Folgore. Con un rapporto di forze enormemente svantaggioso, i paracadutisti della Folgore, si erano apprestati alla difesa lungo un fronte di 15 chilometri. Rappresentavano l’ultimo baluardo difensivo, superato il quale il nemico sarebbe dilagato alle spalle dell’Armata italo-tedesca. Ai ripetuti attacchi degli inglesi, i paracadutisti risposero con incredibile determinazione ed energia. Respingendo ogni tentativo di sfondamento e infliggendo al nemico gravi perdite. Ciò però al prezzo di grandi sacrifici: circa 1.100 tra morti, feriti e dispersi. L’inaspettata resistenza, protrattasi per una settimana, costrinse i comandi inglesi a sospendere ogni ulteriore iniziativa su quel fronte e a concentrare altrove lo sforzo offensivo.
Churchil rese onore alla Brigata per la resistenza ad El Alamein “al di là di ogni possibile speranza”
“Dobbiamo davvero inchinarci davanti ai resti di quelli che furono i leoni della Folgore…”. Con queste parole, pronunciate alla Camera dei Comuni di Londra, Winston Churchill rese onore all’eroico sacrificio dei soldati italiani a El Alamein. Inoltre, la Radio Cairo l’8 novembre 1942 per bocca del corrispondente Heartbrington lanciò il messaggio: “La Divisione Folgore ha resistito al di là di ogni possibile speranza”. Dalla BBC di Londra commentarono “Gli ultimi superstiti della Folgore sono stati raccolti esanimi nel deserto. La Folgore è caduta con le armi in pugno”.
Le parole del generale Sganga
Il comandante della Folgore, il generale Rodolfo Sganga, nel suo discorso ha evidenziato come i Paracadutisti Italiani, senza dubbio uomini fuori dal comune, siano da sempre caratterizzati, per spregiudicatezza, iniziativa, coraggio e senso del dovere.“La spregiudicatezza, è asservita alla ferrea volontà di assolvere ai compiti assegnati a tutti i costi, l’iniziativa che deriva dalla consapevolezza di essere parte di una squadra – ha affermato l’alto ufficiale -, in cui ogni componente sa benissimo che il successo del gruppo dipende da ognuno di loro. Il coraggio dall’essere uomini e donne in armi chiamati ad affrontare l’ignoto di situazioni di fronte alle quali altri si fermano, il senso del dovere, dalla consapevolezza di essere cittadini a cui è chiesto qualcosa in più rispetto agli altri perché abbiamo il privilegio di servire le istituzioni – ha aggiunto -. Siamo professionisti estremamente soddisfatti quando diamo il 100% ed estremamente insoddisfatti se diamo il 99%.”
Ai paracadutisti della Folgore il premio europeo “Lorenzo il Magnifico”, tributato dall’ Accademia Internazionale Medicea
La cerimonia è stata l’occasione per salutare il personale della Brigata di prossima immissione in Libano nell’ambito della missione Onu UNIFIL. La Folgore, per le caratteristiche del proprio personale è impegnata, anche con piccoli nuclei o singoli specialisti, in quasi tutte le missioni internazionali che vedono coinvolte le forze armate Italiane, nonché in quelle nazionali. Da Strade Sicure alle attività di soccorso alla popolazione in caso di calamità naturali. Infine, la Brigata ha ricevuto il premio europeo “Lorenzo il Magnifico” dell’ Accademia Internazionale Medicea. Il riconoscimento le è stato assegnato “per l’assiduo, costante e continuo impegno, il livello di eccellenza e di professionalità raggiunto. Nonché le eccezionali qualità umane dimostrate da ciascuno dei suoi paracadutisti di ogni livello e grado in ogni occasione, sia a livello operativo sia di soccorso alle popolazioni colpite da pubbliche calamità in Patria e all’estero”.