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La Corea del Nord trova in Cuba l’alleato sperato contro gli Usa

Il ministro degli Esteri della Corea del Nord da martedì è a Cuba

La Corea del Nord trova in Cuba l’alleato sperato nella crisi con gli Usa. Dopo che questa si è acuita ulteriormente con le nuove sanzioni. Ri Yong Ho, il ministro degli Esteri di Pyongyang, da martedì è atterrato all’Avana. In attesa di incontrare Raoul Castro ha rinsaldato il rapporto con la “nazione sorella”. Lo ha fatto incontrando il suo omologo dell’Isola, Bruno Rodriguez, il quale ha sottolineato che la questione nucleare nella penisola coreana può essere risolta solo attraverso il dialogo e i negoziati. “Cuba invoca la pace e la stabilità politica nella penisola coreana”, ha affermato Rodriguez.

Per l’Avana le sanzioni Usa sono eccessive e Pyongyang ha diritto all’autodeterminazione

Naturalmente per il governo cubano le sanzioni Usa al regime di Kim Jon-un sono eccessive. Inoltre, è nel diritto dello stato asiatico autodeterminarsi senza che alcuno utilizzi la forza contro di lui. Secondo un comunicato stampa “i ministri degli Esteri di Cuba e della Corea del Nord chiedono rispetto per la sovranità, l’indipendenza, l’integrità territoriale e autodeterminazione dei popoli. Il non uso o la minaccia di uso della forza, la pacifica risoluzione delle controversie e la non interferenza negli affari interni”.

L’amicizia tra Cuba e il regime di Kim Jong-un risale al 1986, quando ci fu l’incontro tra Fidel Castro e Kim Il Sung

Durante l’incontro, entrambi i ministri della Corea del Nord e di Cuba hanno esaminato lo stato soddisfacente delle relazioni bilaterali e il loro sviluppo positivo. Questo è basato sui tradizionali legami di amicizia stabiliti dai leader storici Fidel Castro Ruz e Kim Il Sung (“il caro leader”) e su quelli che esistono tra popoli, partiti e governi. La memoria diretta di quello storico incontro che avvenne a settembre del 1986 è affidata alle parole di Juan Reinaldo Sanchez, body guard del lìder maximo che nel suo libro di memorie (The Double Life of Fidel Castro: My 17 Years as Personal Bodyguard to el lìder maximo) ricorda alcuni episodi importanti. In soli due giorni Fidel ricevette ben tre onoreficienze da Kim Il in occasione della festa nazionale per l’indipendenza nord coreana, per sottolineare l’importanza dei trattati tra Pyongyang e L’Avana.

Fidel anche nel 2013 difese la Corea del Nord e condannò le azioni belligeranti nei confronti di Pyongyang

Il bodyguard ricorda come nell’occasione di gala vennero abbattute anche le barriere linguistiche e venne fornito dalla delegazione della Corea del Nord un gran numero di copie dell’intero lavoro di Kim II in spagnolo. Nel 2013 per la seconda volta Fidel interviene ufficialmente sulla questione della penisola. Lo fece con un discorso ufficiale per ribadire la vicinanza di Cuba alla nazione asiatica e la condanna contro azioni belligeranti nei confronti di Pyongyang.

 

Emma Evangelista

(Twitter @emmaevangelista)

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