I ricercatori di cybersecurity di AhnLab: Il malware viene scaricato ed eseguito da un file WSF all’interno di un file compresso, veicolato tramite url nelle email di phishing.
La Corea del Nord lancerà un nuovo missile ICBM in risposta alle sanzioni ONU?

La Corea del Nord annuncia che rafforzerà il suo deterrente nucleare in risposta alle sanzioni ONU e lancia una nuova minaccia agli Usa
La Corea del Nord potrebbe rispondere con il nuovo lancio di un missile balistico ICBM alla tornata di sanzioni internazionali, appena approvata all’unanimità all’Onu. È quanto temono gli analisti, dopo l’annuncio di Pyongyang sul fatto che rafforzerà ulteriormente il suo deterrente nucleare per auto-difesa. Le restrizioni, infatti, sono state considerate un atto di guerra contro il regime di Kim Jong-un, che viola la pace e la stabilità. Non solo nella penisola coreana, ma anche nella regione. Poi si passa alle minacce. “Se gli Stati Uniti vogliono vivere in sicurezza – fa sapere la KCNA citando il ministero degli Esteri della nazione – devono abbandonare la loro politica ostile verso DPRK e imparare a coesistere con il paese che ha armi nucleari”. Inoltre, “dovrebbero svegliarsi dal sogno irrealizzabile che la nostra nazione rinunci alle armi atomiche che abbiamo sviluppato e completato attraversando tutti i tipi di difficoltà”.
Kim Jong-un ha bisogno di un’azione forte a uso interno. Se, però, vuole evitare l’acuirsi della crisi nel paese, Pyongyang dovrà aderire alla Tregua Olimpica
La Corea del Nord fa sapere che “consolideremo ulteriormente il nostro deterrente nucleare per l’auto-difesa”. L’obiettivo di Pyongyang è “eradicare le minacce, i ricatti e i movimenti ostili Usa stabilendo con loro un bilanciamento di forze”. Questa è l’affermazione che fa temere gli analisti circa un possibile nuovo lancio di missile balistico ICBM da parte di Kim Jong-un. Rocket-man, infatti, è noto per le sue provocazioni e non può lasciare impunito un affronto simile. Soprattutto a uso interno. Ha bisogno di un’azione mediaticamente pagante che possa dargli “lustro” in patria, mentre il paese si appresta ad affrontare una crisi economica senza precedenti. Ciò a meno che durante la “Tregua Olimpica” per i Giochi di PyeongChang il dittatore non decida di aderire all’offerta di dialogo della Corea del Sud. Se nel periodo non ci saranno lanci ICBM o test nucleari, questa potrebbe essere la base da cui avviare negoziati.