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Isis usa eBay e PayPal per trasferire fondi ai suoi miliziani nel mondo

Per Isis è sempre più difficile spostare risorse senza essere rilevati
Isis usa transazioni fittizie su eBay e PayPal per finanziare i suoi terroristi affiliati in tutto il mondo. Lo ha scoperto l’FBI, secondo quanto riporta il Wall Street Journal citato da Islam media Analysis. I jihadisti del Daesh, dopo l’attento monitoraggio delle transazioni online da parte della Coalizione internazionale, hanno studiato metodi alternativi per far arrivare risorse ai reclutatori e agli operativi soprattutto in Occidente. Prima si usavano le catene di money trasfer, ma poi queste sono finite sotto la lente degli investigatori, che hanno bloccato il flusso di denaro. Anche le moschee sono state messe sotto controllo, in particolare per la gestione e la distribuzione dei proventi della zakat. Questa è l’offerta rituale e periodica che i musulmani sono tenuti a fare ai luoghi di culto, per “purificarsi” dalla loro ricchezza. In passato, alcuni imam avevano finanziato reti terroristiche con questi fondi.
Vendite fittizie su eBay e pagamenti tramite PayPal servivano per finanziare jihadisti Isis all’estero, confondendosi nel mare di operazioni
A seguito di ciò, Isis ha adottato pratiche alternative per l’invio di risorse. Lo ha fatto sfruttando il web e servizi come eBay e PayPal, che gestiscono milioni di transazioni e di trasferimenti ogni giorno. Lo scopo era cercare di confondersi nella massa di acquirenti e venditori, non destando sospetti. L’FBI, però, ha scoperto che negli USA un certo Mohamed Elshinawy, arrestato lo scorso anno in Maryland, ha venduto stampanti sul sito di aste ed è stato pagato in moneta virtuale. L’operazione è stata fittizia, in quanto l’uomo non ha inviato effettivamente la merce. SI è limitato, invvece, a ricevere il denaro, confermando che l’operazione era andata a buon fine. Sembra anche che questa non fosse l’unica. Elshinawy, infatti, mediante 5 pagamenti PayPal aveva ricevuto 8,700 dollari da soggetti ritenuti vicini al Daesh. In particolare da Siful Sujan attraverso la sua azienda IT, considerati membri dello Stato Islamico.
La collaborazione tra FBI e piattaforme online comincia a dare i suoi frutti
I fondi sono stati usati da Elshinawy per comprare un laptop, un telefono cellulare e un VPN. Lo scopo era comunicare con altri esponenti Isis in sicurezza, mediante il Virtual Private Network. Inoltre, è giunta conferma che l’intera operazione era gestita dal Daesh, a seguito del fatto che Sujan ha perso la vita in Medio Oriente in un attacco con droni nel 2015 contro elementi dello Stato Islamico. Il sistema di trasferimento è stato scoperto dall’FBI sia grazie al monitoraggio delle transazioni sul web sia a seguito della cooperazione con eBay e PayPal. Le due piattaforme, infatti, da tempo hanno dichiarato tolleranza zero nei confronti delle attività criminali online. terroristiche in primis. Lo stanno facendo scandagliando quotidianamente tutte le attività e riportando ai G-men ogni azione sospetta rilevata.