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Isis trasferisce i miliziani da Iraq e Siria in Libia

Alittihad: Isis sposta i jihadisti in Libia, passando dalla Turchia con l’aiuto del Qatar

Isis trasferisce i suoi miliziani da Iraq e Siria in Libia. Lo riporta Islam Media Analysis, citando la stampa araba. Secondo il quotidiano Alittihad, il Daesh si starebbe raggruppando nel paese nord africano, grazie al sostegno del Qatar. Ciò, nonostante la nazione araba sia stata accusata tempo fa da altri Stati dell’area e non solo di aiutare il terrorismo. Doha, peraltro, ha sempre negato con forza e sfidato gli accusatori a fornire prove certe. Alcune fonti militari hanno rivelato al giornale che lo Stato Islamico sta cercando di far diventare il sud della Libia una specie di rifugio sicuro, dopo aver subito duri colpi in Iraq e Siria. I miliziani verrebbero spostati passando dalla Turchia.

Daesh sta cercando di consolidare la sua influenza nel sud della Libia, a Sabha, per poi estenderla altrove

Il sud della Libia per Isis è una zona ideale dove riorganizzare le forze e prendere fiato. In particolare diverse fonti d’intelligence hanno rivelato che Daesh stia operando nella zona di Sabha. I miliziani hanno cominciato innanzitutto a cercare nuovi canali di finanziamento nel paese, dopo la perdita di Sirte e di conseguenza degli introiti derivati dal contrabbando e dal traffico di esseri umani. L’area, infatti, è al confine con Algeria e Niger. Perciò, si presta bene a traffici illeciti tra i tre paesi. In secondo luogo lo Stato Islamico sta lavorando per ottenere il sostegno delle popolazioni locali. Gli scontri tra le truppe del Governo di Accordo Nazionale (GNA) di Fayez Sarraj e quelle dell’operazione Dignity del generale Khalifa Haftar in zona, hanno creato problemi agli abitanti locali. E Isil sta cercando di insinuarsi al loro interno, come un aiuto invece che un nuovo problema.

C’è il rischio che Isis possa cominciare a dilagare in Africa Subsahariana

Ciò, peraltro, solo fino all’arrivo dei nuovi miliziani. Isis a quel punto avrà una forza significativa nella zona sud della Libia, che potrà dettare legge. A quel punto, peraltro, non è detto che Daesh – sfruttando proprio la vicinanza di Algeria e Niger – non tenti di espandersi in Africa subsahariana. Arrivando fino alla Tunisia, dove già operano gruppi leali allo Stato Islamico, che potrebbero fornire sostegno ai jihadisti. A quel punto, contrastare Isil diverrebbe più complesso, in quanto la presenza dei terroristi non sarebbe più circoscritta a uno o due paesi, come Iraq e Siria. Ma a un intero quadrante , nel quale sarebbero coinvolte più nazioni con orientamenti diversi, non sempre coincidenti.

L’articolo di Islam Media Analysis sugli spostamenti del Daesh in Libia

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