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Isis nel caos in Iraq. I civili cominciano a uccidere i jihadisti

Coprifuoco su 3 quartieri dopo le uccisioni dei miliziani Isil
I jihadisti Isis a Mosul e a ovest della città sono in stato di massima allerta. Non solo per l’imminente offensiva nell’area occidentale della città. Ma anche perché sta crescendo l’odio popolare nei confronti di Daesh, che sta sfociando in atti di violenza contro i miliziani. Nelle scorse ore a Tal Afar un negoziante al mercato centrale si era rifiutato di pagare la tassa per il supporto allo Stato Islamico e aveva accoltellato a morte il jihadista che la richiedeva. In nottata, poi, un altro estremista Isil è stato trovato morto nella stessa zona. Presumibilmente strangolato da ignoti. A seguito degli eventi, il Califfato ha imposto il coprifuoco su tre aree residenziali della città e ha arrestato 10 persone, portandole in una località ignota. Non è chiaro se l’ultimo episodio sia legato al primo, ma da qualche tempo la reazione della popolazione locale nei confronti dei terroristi sta cambiando.
Si ribaltano gli schemi, Isis ora deve stare in guardia dai civili. Non più il contrario.
Recentemente Isis ha imposto ai negozianti e ai civili nelle zone controllate una tassa extra. Questa serve a pagare gli stipendi ai miliziani, in quanto Daesh non ha più risorse a disposizione. Soprattutto dopo che gli sforzi locali e internazionali si sono concentrati nello smantellare tutti i canali di finanziamento di Isil. La popolazione locale, però, è allo stremo e non riesce più a far fronte alle imposizioni. Di conseguenza, sta cominciando a reagire alzando la testa. Il fallimento delle strategie del terrore dello Stato Islamico in Iraq si sta vedendo in maniera lampante con l’operazione per liberare Mosul. Prima dell’offensiva erano in pochi a combattere il Califfato, fornendo informazioni alle forze locali. Poi, questo fronte è cresciuto fino ad arrivare a interi quartieri. Gli schemi, perciò, si sono ribaltati. Adesso, infatti, è lo Stato Islamico che deve stare in guardia dai civili. Non più il contrario.
Isis ruba i reni a 45 pazienti a Mosul, compresi jihadisti
Nel frattempo, Isis a Mosul sta cercando di reperire risorse in tutti i modi possibili. L’ultima trovata in ordine di tempo è stata quella di rubare organi ai pazienti per rivenderli al mercato nero. Secondo le fonti locali, Daesh ha espiantato organi a 45 persone ricoverate in una struttura nell’area occidentale della città. Tra le vittime, come già avvenuto in passato, peraltro ci sono anche jihadisti. In particolare, i pazienti si erano ricoverati per subire operazioni chirurgiche. Ma al loro risveglio si sono accorti che erano stati esportati loro un rene. Gli organi sarebbero poi stati consegnati a bande specializzate nel traffico a livello internazionale, che avrebbero immesso la “merce” sul mercato.
La notizia su Alsumaria News sulla morte per strangolamento del jihadista Isis (testo in arabo)