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Isis in crisi a Mosul Ovest. Chiede soldi alle donne e crea Hummer finti

Isis a Mosul non ha fondi, ma con l’offensiva in corso non può permettersi di non pagare i jihadisti

Isis è in piena crisi anche a Mosul Ovest. Ciò nonostante abbia ancora il controllo della zona. Tanto da dover rivolgersi alle donne locali per avere denaro. Secondo Alsumaria, la tesoreria del Daesh (Diwan al-Hisba) ha formato dei comitati per imporre alle abitanti dell’area a donare al Califfato tutti i loro gioielli. Chi non aderisce all’iniziativa subisce punizioni di vario tipo, compresa la fustigazione. L’obiettivo è trovare al più presto risorse per difendere la zona. Non tanto per armi ed equipaggiamenti, che non potrebbero arrivare visto che tutto il quadrante è stato sigillato. Ma piuttosto per pagare i salari ai jihadisti. Il Califfato ha progressivamente ridotto i loro stipendi e per mesi non li ha distribuiti. Ciò ha suscitato malumore generale e anche qualche abbandono. Ma con l’imminente offensiva nemica, oggi i leader del Califfato non possono permettersi di perdere altri uomini.

Isis pensava di ingannare il nemico con manichini alle finestre e mezzi di legno sulle strade

D’altronde, l’offensiva finale anti-Isis a Mosul Ovest comincerà presto. Addirittura entro pochi giorni. Lo ha annunciato il comandante delle forze anti-terrorismo locali, il generale Abdul-Wahab. L’alto ufficiale, secondo quanto riporta Reuters, ha visitato il quartiere di Mohandiseen appena liberato dal Daesh, recandosi casa per casa. Nel frattempo, lo Stato Islamico ha fatto un tentativo, vano, di deception. Nelle scorse ore, i jihadisti hanno collocato diversi manichini, vestiti con abiti militari alle finestre degli edifici e Hummer di legno sulle strade. L’obiettivo era ingannare il nemico, soprattutto la componente aerea, sulla sua disposizione e i numeri dei miliziani nel quadrante. Il trucco, però, è stato smascherato praticamente all’istante, grazie ai sensori di cui sono dotati tutti i velivoli. E l’unico risultato che il Califfato ha ottenuto è stato quello di fare l’ennesima figuraccia.

Qualcuno uccide i capi Isis dentro Mosul Ovest e non lascia tracce

Peraltro, Isis ha anche un nuovo nemico a Mosul Ovest. Questa volta interno. C’è qualcuno che periodicamente sta uccidendo i leader del Daesh nella zona. E lo fa senza lasciare traccia. Lo riporta Basnews, L’ultimo omicidio mirato in ordine di tempo è avvenuto sabato e la vittima è un comandante saudita di nome Abu Abdulrahman. E’ stato giustiziato nel quartiere di al-Askari. Era responsabile di numerose atrocità, tra cui le esecuzioni di diverse prigioniere donne nella città. Non si sa chi sia il colpevole, ma si pensa che possano essere elementi del Free Officers Movement (Fom). Un’unità paramilitare speciale, responsabile dell’esecuzione di numerosi leader dello stato Islamico in Iraq.

Tra le ipotesi si pensa al Free Officers Movement, che da tempo terrorizza il Daesh

L’elenco delle vittime eliminate dal Fom va dal saudita Abu Talha, wali Isis el distretto di Heet (a ovest di Ramadi) al consigliere militare di Abu Bakr a-Baghdadi, Wisan Kanan. Il Daesh è terrorizzato dall’unità paramilitare, tanto da aver messo una taglia per chi fornisse informazioni utili a scoprire da chi sia formata. Il Fom, peraltro, è nato proprio nella zona di Mosul. E’ formato da 490 ex ufficiali del regime baathista: lobiettivo è il contrasto allo Stato Islamico nella provincia e nel paese in generale. I membri erano tutti comandanti di unità delle forze speciali, delle telecomunicazioni e della pianificazione operativa. Si tratta di personale molto ben addestrato ed equipaggiato, che agisce in autonomia ma nel rispetto delle operazioni condotte dalle forze di sicurezza irachene e dai peshmerga curdi. Tanto che dal nord un gruppo del Fom si è riuscito a spostare a ovest nella provincia di al Anbar – anche nelle zone controllate dai jihadisti – senza destare sospetti o allarmi.

L’articolo su Alsumaria sul tentativo di reception Isis con manichini e Hummer di legno

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