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Isis a Mosul perde l’Iron Bridge e ipoteca la sua esistenza

L’Iron bridge permetterà di evacuare velocemente la popolazione locale
Isis a Mosul ha perso il controllo anche di Ponte Vecchio, chiamato Iron bridge. La seconda e terza divisione dell’esercito iracheno, con l’appoggio delle forze di reazione rapida, lo ha riconquistato nelle scorse ore. Questo è strategico, in quanto collega direttamente il quadrante orientale di Mosul con la Città Vecchia: l’area dove si sta combattendo al momento la battaglia più dura. Grazie alla vittoria, le forze irachene potranno far arrivare immediatamente i rinforzi e i rifornimenti necessari alle truppe impegnate nell’offensiva contro lo Stato Islamico. Inoltre, potranno evacuare velocemente eventuali feriti e la popolazione locale, finora intrappolata nella zona. Parallelamente all’Iron bridge, oggi sono stati ripresi anche i quartieri di Bab al-Jadid e Bab al-Bid.
La perdita del ponte toglie a Isis il tempo per prendere fiato e riorganizzare le difese
Per Isis quanto avvenuto rappresenta un problema non indifferente. Finora i miliziani Daesh erano riusciti a difendersi in parte nella Città Vecchia, lanciando ondate di attacchi con attentatori suicidi (shahid) e autobombe (VBIED), a cui si aggiunge la presenza in zona di numerosi cecchini. I jihadisti, inoltre, usavano le pause nei combattimenti per prendere fiato e riorganizzarsi. Però, con il flusso costante di rinforzi e rifornimenti, la battaglia non si fermerà più, anche se per poco. Inoltre, i VBIED e gli shahid stanno cominciando a scarseggiare. Senza contare che le forze irachene stanno effettuando azioni mirate per eliminare i tiratori scelti dello Stato Islamico. Di conseguenza, la situazione evolverà rapidamente, non a vantaggio di Isil.
Abadi: Sono gli ultimi giorni per miliziani Isis a Mosul. O si arrendono o moriranno
Non solo. Con la conquista dell’Iron Bridge sono arrivati a tre i ponti ripresi dai militari iracheni tra la zona est e quella ovest di Mosul. Pochi giorni dopo l’avvio dell’ultima fase dell’offensiva anti-Daesh è stato riconquistato il quarto ponte. Poi, i primi di marzo è stata la volta del secondo: quello di al-Hurriyah, insieme al quartiere di al-Sumud. Infine, è stato il turno del Ponte Vecchio. Grazie a ciò, le forze locali oggi hanno a disposizione tre vie d’accesso al quadrante occidentale della città e, parallelamente, hanno chiuso lo Stato Islamico in una zona sempre più piccola. Di conseguenza, anche se non è ancora conclusa, sembra che la battaglia stia volgendo al termine. Ne è convinto lo stesso premier iracheno, Haider al Abadi. “Sono gli ultimi giorni per i miliziani– ha sottolineato il premier -. Sono circondati in una piccola area. Proteggeremo le loro famiglie, in quanto sono dei civili, ma puniremo i terroristi se si arrenderanno. Se non lo faranno, saranno uccisi”.