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Iraq, ultima trovata Isis a Mosul. Barche fatte coi tetti delle ambulanze

Il giornalista Gareth Browne ha pubblicato le foto dei barchini artigianali
Isis a Mosul sta tentando di tutto pur di reperire risorse, a seguito del fatto che non ha più fondi. L’ultima trovata del Daesh è stata costruire barchini artigianali usando i top delle ambulanze. Lo hanno scoperto i militari iracheni, facendo irruzione in una fabbrica, in cui si riteneva che Daesh producesse armi o munizioni. Il giornalista Gareth Browne è riuscito a ottenere alcune foto e le ha pubblicate sul suo profilo Twitter. Queste mostrano alcune carcasse di ambulanze e un’imbarcazione di fortuna quasi completata. Si capisce chiaramente che è il tetto di uno dei mezzi, rinforzato con assi di legno ai lati. Uno dei catarifrangenti al centro è stato rimosso in quella che assomiglia a una pseudo-poppa.
C’è un’alta probabilità che siano state usate per evacuare i miliziani Isis sul Tigri da Mosul Est
Non ci sono conferme che Isis abbia effettivamente utilizzato questi barchini a Mosul. Si sa però, che Daesh ha usato ogni tipo di natante a disposizione per navigare sul Tigri. Prima per tentare di condurre attacchi a sorpresa sulla sponda orientale della città irachena. Poi, per evacuare quanti più possibili membri dello Stato Islamico dalla zona, quando questa era ormai persa. Inoltre, le dimensioni di queste barche suggeriscono che siano in grado di trasportare carichi leggeri o medi e alcune persone. Inoltre, la conformazione sembra sia frutto di uno studio abbastanza accurato. Di conseguenza è probabile che siano state impiegate. Presumibilmente di giorno, in quanto non sono stati rimossi i catarifrangenti. Questi di notte sarebbero stati altamente visibili e quindi avrebbero reso vani i tentativi di muoversi sul fiume nell’ombra.
Isis inventa mini-carri radiocomandati, ma sono un flop
Isis soprattutto in Iraq sta usando qualsiasi stratagemma per ottenere vantaggi e mezzi speciali. Recentemente a Mosul Ovest erano comparsi dei veicoli armati radiocomandati (UTV), appartenenti al Daesh. Si tratta di carretti su cui è stato montato un motore e una mitragliatrice comandati a distanza. I mezzi dovrebbero servire allo Stato Islamico per attaccare le forze irachene negli stretti vicoli della Città Vecchia. Allo stesso tempo risparmiando risorse preziose, che scarseggiano sempre più. Quando i miliziani hanno messo all’opera i nuovi mezzi, però, non hanno tenuto conto di un grande problema. Al nemico basta lanciare impulsi precisi, jammando il segnale (come avviene quando ci sono pericoli di IED), e i carri diventano inutilizzabili. Inoltre, questi hanno una scorta di munizioni limitata. Quando finisce, i mezzi diventano inutili.