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Iraq, tornano i serial killer Isis: ucciso un capo dei boia ad Hawija

Il boia Isis aveva giustiziato un gruppo di donne che il mese scorso aveva cercato di fuggire dalla regione
In Iraq tornano i serial killer dei miliziani Isis. Nelle scorse ore uno jihadista Daesh yemenita, responsabile delle esecuzioni delle donne, è stato ucciso da ignoti. Un gruppo di persone ha fatto irruzione in casa sua in centro ad Hawija, a sud ovest di Kirkuk, e lo ha eliminato. L’estremista era a capo dei boia che avevano giustiziato alcune donne, “colpevoli” di aver cercato di fuggire dalla regione il mese scorso. A gennaio aveva subito la sua stessa sorte il suo predecessore, un funzionario dello Stato Islamico saudita. Lui, però, era stato assassinato a Mosul.
Da tempo circolano le voci su un gruppo di giustizieri, chiamati i serial killer di Isis
Da tempo circolano voci che in Iraq ci sia un gruppo di giustizieri, chiamato appunto i serial killer di Isis, anche se non ci sono conferme ufficiali. Si tratta di più persone che eliminano membri del Daesh a vari livelli. Finora, però gli “avvistamenti” erano avvenuti solo a Mosul e Tal Afar. Nei mesi scorsi, infatti, nelle due città sono avvenute degli omicidi misteriosi. Un jihadista è stato strangolato a morte nel sonno; un chimico esperto dello Stato Islamico è stato ucciso in circostanze non chiare. Era l’ingegnere a capo del progetto delle bombe al cloro del Califfato. Era soprannominato Abu Yaha al-Iraqi, aveva 44 anni ed è stato trovato senza vita vicino alla sua residenza, nel quartiere di Islah al-Zeraie. Peraltro, tutta la sua famiglia è scomparsa prima della sua morte.
Le 2 tesi su chi siano i giustizieri ignoti
L’identità dei serial killer Isis è ignota, come non si conosce quanti siano. Sulla questione ci sono 2 tesi. La prima è che si tratta di civili, forse coordinati con le forze irachene all’esterno. Però, nelle aree dove sono avvenuti gli omicidi Daesh ha istituito il coprifuoco. Quindi, per chi non fa parte della formazione, muoversi di notte è estremamente pericoloso. Ancor di più, se lo si fa in più persone. La seconda, invece, è che sia un gruppo all’interno dello Stato Islamico. Questo agisce nell’ombra per eliminare i loro compagni. I jihadisti, a differenza della popolazione locale, hanno libertà di movimento e sono gli unici autorizzati a poter operare indisturbati durante il coprifuoco. Non solo. Questa ipotesi giustificherebbe anche le località diverse in cui sono avvenute le uccisioni. Magari i giustizieri sono stati trasferiti nel tempo in diverse zone sotto controllo degli estremisti.