skip to Main Content

Iraq, svelata l’ultima rete di finanziamento Isis nel paese

Come funzionava la rete di finanziamento Isis

Il governo iracheno svela i meccanismo di finanziamento Isis, nati dopo che la formazione ha cominciato a subire sconfitte. La Corte suprema di Baghdad ha fatto sapere che la scoperta è stata possibile grazie all’arresto di un gruppo di elementi Daesh, responsabili delle finanze. I fondi venivano inviati direttamente da soggetti prosperosi di paesi vicino. In alternativa, tramite agenti, venivano consegnate gratuitamente merci, che poi lo Stato Islamico rivendeva sotto costo, come una sorta di “offerte speciali”. Le rimesse, inoltre, passavano legalmente nel sistema bancario iracheno in quanto i destinatari fornivano motivazioni personali valide per il trasferimento. Dall’acquisto di una macchina a quello di una proprietà. A volte, invece, queste erano processate da operatori di telefonia mobile, complici dei jihadisti.

I fondi erano usati per pagare gli attacchi a Baghdad e mantenere le famiglie dei miliziani

I finanziamenti a Isis erano effettuati una o due volte al mese. Solitamente cifre basse per non destare sospetti tra gli investigatori: In un caso, però, sono arrivate anche a 27.000 dollari. I fondi erano usati dal Daesh in Iraq per finanziare due attività. La prima erano le operazioni a Baghdad e in particolare gli attentati. La seconda, per pagare gli indennizzi alle famiglie dei miliziani morti o a quelle dei membri dello Stato Islamico in carcere. La scoperta, però, ha bloccato il flusso di denaro e ha permesso di bloccare gli intermediari nel paese. Di conseguenza, i miliziani dovranno trovare velocemente altre fonti di reddito. Pena la cessazione degli attacchi terroristici.

La Nona divisione si sgancia da Mosul e punta verso Tal Afar

Intanto a Mosul si è completata con successo l’operazione lanciata contro Isis dall’asse nord ovest. Le forze congiunte hanno annunciato la completa liberazione dal Daesh del quartiere di Al-Haramat 2. Prossima meta delle truppe sarà Aqtasadeen. Peraltro, la Nona divisione, che ha condotto le manovre, ha concluso il suo lavoro e si è sganciata dalla città. Gli ultimi distretti in mano al Daesh, compresa la Città Vecchia e la Grande Moschea, verranno conquistati dalle forze anti-terrorismo, dalla polizia federale e dalle unità di Risposta rapida. Queste hanno, infatti, rotto le difese nemiche ad Al-Aslah Al-Zaraae e avanzano rapidamente. Tanto da aver preso Al-Maamel. Nell’offensiva è stato ucciso un alto comandante dei miliziani: il siriano Abu Ayoub Al-Shami. I militari, invece, con tutta probabilità si ricongiungeranno alla 15esima divisione. Insieme lanceranno l’operazione per cacciare lo Stato Islamico da Tal Afar.

Le PMU preparano l’operazione ad Al-Qayrawan e Baaj

Parallelamente, le milizie paramilitari sciite PMU si stanno preparando per lanciare una nuova operazione anti-Isis a ovest di Mosul. In particolare ad Al-Qayrawan e Baaj, fino ad arrivare al confine tra Iraq e Siria. Invece, l’aviazione irachena ha condotto alcuni raid nella zona occidentale di Anbar, uccidendo oltre membri del Daesh. Gli attacchi, avvenuti a Qaim e Annah, sono stati diretti contro alcune fabbriche di trappole esplosive e piste per il decollo dei droni. Il gruppo dello Stato islamico eliminato, peraltro, era quello che si occupava di fornire armi e materiale alle cellule della formazione, che hanno condotto diversi attentati a Baghdad.

Back To Top