I ricercatori di cybersecurity di AhnLab: Il malware viene scaricato ed eseguito da un file WSF all’interno di un file compresso, veicolato tramite url nelle email di phishing.
Iraq, situazione sempre più disperata per ISIS a Mosul

La Coalizione anti-Daesh distrugge ponte in centro. Annullata possibilità per jihadisti di spostarsi nella città e dare sostegno a unità in difficoltà.
In Iraq la situazione per l’Isis a Mosul si fa ogni ora più disperata. Mentre a terra prosegue l’offensiva per arrivare al centro della città, dal cielo arrivano nuove azioni di sostegno ai militari. La Coalizione internazionale anti-Daesh a guida Usa ha assestato un nuovo durissimo colpo ai miliziani: ieri, infatti, è stato bombardato e distrutto un ponte sul fiume Tigri in pieno centro. A seguito di ciò, le unità dello Stato Islamico nell’area non potranno più spostarsi dove è necessario – soprattutto a est -, ma rimarranno inchiodate. Di fatto è stata annullata la loro libertà di movimento (FOM). Infatti, dopo quest’ultimo raid, a Mosul rimane in piedi solo un ponte sui cinque presenti nell’area: quello più vecchio, costruito dagli inglesi. Dalla Coalizione hanno fatto sapere che le cinque strutture erano usate dai jihadisti come “linee di comunicazione: per rifornire e rafforzare gli assetti presenti ad est”, essenzialmente effettuando una rotazione delle truppe. “Da oggi – hanno aggiunto le fonti -, ciò non sarà più possibile”.
L’offensiva prosegue verso il centro della città
L’offensiva di Mosul (operazione “Stiamo arrivando Niniveh”), però, non è ancora vinta. Manca da conquistare il centro della città. Ottenere un successo richiederà tempo e pazienza, in quanto la zona è caratterizzata da strade strette ed edifici molto vicini. Perciò, è difficile per le forze in campo potervi passare con i mezzi corazzati. Inoltre, i terroristi dell’Isis con tutta probabilità mineranno l’area e schiereranno cecchini per rallentare l’avanzata nemica. Di conseguenza, si procede a rilento. I progressi, comunque non mancano. Grazie alla strategia adottata, sono quotidiani e vengono costantemente consolidati in modo da evitare sorprese. L’obiettivo è inibire le capacità di difesa del Daesh, isolando le sue unità e colpendole singolarmente, per poi arrivare a chiudere definitivamente il cerchio per l’assalto finale in centro e la sconfitta finale dello Stato Islamico.