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Iraq, si prepara la seconda fase dell’offensiva anti-Isis ad Anbar

Le truppe sul terreno mettono in sicurezza la strada da Isis e dalle bombe. I caccia mantengono elevato il pressing sui miliziani

In Iraq manca poco per l’avvio della seconda fase dell’operazione anti-Isis ad Anbar. Lo hanno confermato fonti militari ai media. Le forze pro-Baghdad stanno bonificando la strada da Annah verso Rawa, disinnescando gli ordigni collocati dal Daesh. Parallelamente alle manovre, l’aeronautica locale sta conducendo un’intensiva campagna di raid nella zona. Ciò per mantenere ai massimi livelli il pressing sui miliziani. Lo scopo è duplice. Da una parte evitare che i jihadisti dello Stato Islamico possano lanciare contrattacchi a sorpresa; dall’altra, togliere loro la possibilità di organizzare le difese in vista dell’imminente invasione. SI procede con la massima prudenza per non vanificare il momentum ottenuto con la vittoria ad Annah, dopo solo due giorni di combattimenti contro. La sconfitta di Isil è avvenuta più velocemente del previsto e ciò ha spiazzato gli estremisti in primis. Ora questi sono confusi e disorganizzati, di conseguenza bisogna sfruttare al massimo l’opportunità.

Non si arrestano le fughe di massa dei miliziani e leader Daesh da Qaim e Rawa. Chi viene scoperto, però, è giustiziato per tradimento

Intanto ad Anbar, Isis ha anche un altro problema: quello delle fughe di massa da Qaim e Rawa dei miliziani e leader. Nelle ultime ore sono scomparsi dalla prima località almeno 10 jihadisti Daesh, come conferma la stampa irachena. Non si tratta, peraltro, di combattenti qualunque. Ma di leader di vario livello all’interno della formazione. Questi, dopo essere stati presi di mira dai raid aerei della Coalizione internazionale, si sono diretti in tutta fretta verso località sconosciute. Si vanno ad aggiungere a 28 estremisti, giustiziati ad Abu Kamal in Siria dai loro stessi compagni, per tradimento. Il gruppo e il suo comandante erano scappati da Annah a seguito dell’invasione nemica e avevano attraversato il confine tra i due paesi, sperando di trovare riparo. Invece, sono stati immediatamente arrestati e processati.

 

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