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Iraq: sciiti, sunniti e curdi per la prima volta insieme per il nuovo governo

Sciiti, sunniti e curdi iracheni per la prima volta nsieme per il nuovo governo. Moqtada al-Sadr mette al tavolo tutte le componenti utili a frenare il pressing dei gruppi pro-Iran. Obiettivo: scegliere un presidente garante e un esecutivo condiviso

La crisi politica in Iraq potrebbe presto vedere la luce. Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra rappresentanti sciiti, curdi e sunniti. Obiettivo: trovare un accordo per sbloccare l’iter legato alla formazione del nuovo governo del paese mediorientale. In particolare si ritroveranno per la prima volta insieme il Movimento Sadrista, il Partito Democratico del Kurdistan (KDP) e la Coalizione Siyada, che discuteranno su quale base scegliere da cui costruire l’esecutivo. Lo stesso Moqtada al-Sadr, grande vincitore delle elezioni, ci spera e ha lavorato con i suoi luogotenenti per creare le condizioni necessarie al summit. L’imam, avendo una base forte alle spalle, sarà molto più coperto contro le componenti estremiste sciite, guidate da Nouri al-maliki e considerate pericolosamente troppo vicine all’Iran, che cercano di fare pressing in ogni modo per partecipare alla formazione del governo. Trovata la quadra, il primo passo sarà l’elezione di un nuovo presidente, che sia “garante” di tutte le componenti della società irachena. Poi, si passerà alla scelta dell’esecutivo.

 

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