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Iraq, procede con successo l’eliminazione mirata dei capi Isis a Mosul

Harbi Abdul Qader Abdul Rahman si aggiunge alla lunga lista di leader Isis eliminati recentemente
In Iraq continua con successo la campagna di attacchi mirati per eliminare la leadership Isis a Mosul. Nelle scorse ore è stato ucciso Harbi Abdul Qader Abdul Rahman, insieme a suoi luogotenenti in un raid aereo ad al-Amel. L’azione, secondo il ministero della Difesa di Baghdad, è avvenuta in base a informazioni d’intelligence. La sua morte si aggiunge a quella di Abu Abbas al-Qureishi (alias Abu al-Khateeb al-Saudi), avvenuta ieri in un attacco analogo ad Hayy al Nasr. Lo jihadista era uno dei consiglieri fidati di Abu Bakr al-Baghdadi. Prima di loro erano stati eliminati il “ministro della Salute” del Daesh, Islam Yassin Taha al-Obeidi (alias Abu Muawiya); Imad Abdullah Hamud al-Mahallawi, responsabile delle operazioni nella Euphrate Valley; Abu Turk, uno dei capi degli affari finanziari del Califfato, e Falah al-Rashidi. Quest’ultimo guidava la produzione di auto-bomba.
Gli Usa braccano i comandanti Daesh con gli aerei e le forze speciali
“Gli Stati Uniti e tutta la Coalizione continueranno a braccare i leader Isis ovunque siano – ha ricordato recentemente il portavoce dell’operazione Inherent Resolve, il colonnello John Dorrian. -. Ciò per garantire la sicurezza e la stabilità sia della Regione sia delle nostre patrie”. Alle sue parole si sono aggiunte quelle del portavoce del Pentagono, il capitano Jeff Davies. Commentando un raid delle forze speciali in Siria per catturare un comandante Daesh, ha spiegato che “lo abbiamo già fatto prima e continueremo a farlo ancora”. L’impiego dei commandos nella lotta allo Stato Islamico finora era avvenuto raramente, in quanto si prediligeva eliminare i capi nemici. Peraltro con raid aerei. Le forze speciali, invece, erano usate per operazioni di salvataggio e di assistenza alle operazioni irachene. Il loro nuovo impiego, unito alla micidiale campagna aerea, sta creando gravissimi problemi al Califfato. Nessun leader, infatti, sarà più al sicuro.
Liberati il quartiere finanziario e il 7th April. Si aspetta l’ok per l’offensiva nella Mosul University
Procedono anche le operazioni sul terreno per liberare la città dal Daesh. Sono stati appena riconquistati i quartieri 7th April e il santuario di Nabi Yunis: i militari hanno ripreso la zona finanziaria, incontrando resistenza limitata. Molti miliziani dello Stato Islamico, infatti, si sono dati alla fuga. Inoltre, la Mosul University è stata completamente circondata. Si aspetta l’ok per dare il via all’offensiva per liberarla. Bisogna, però, procedere con cautela. C’è il rischio che al suo interno ci siano componenti chimici pericolosi. A sud, infine, la polizia ha sventato 5 attacchi suicidi a Sumer, riconquistato martedì.
A ovest di Mosul al-Hashd al-Shaabi riceve ingenti rinforzi e si prepara alla fase 6 dell’operazione anti-Isis
La situazione peggiora per Isis anche fuori da Mosul, a ovest della città. La milizia sciita al-Hashd al-Shaabi ha annunciato di aver ricevuto un ingente numero di rinforzi. Inoltre, si rende noto che sono in corso i preparativi per la “fase 6” dell’operazione anti-Daesh nell’area. Non ci sono conferme ufficiali, ma è probabile che l’obiettivo delle nuove manovre sia la riconquista della città di Tal Afar. Nell’ultima fase, la quinta, avevano ripreso l’aeroporto militare e posto sotto assedio il centro abitato, sigillandolo. Non erano vi erano, però, entrati in quanto si tratta di una città sunnita. In caso contrario c’erano rischi che scoppiassero conflitti settari. Qualcosa, evidentemente, è cambiata.