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Iraq, nuova fake news Isis: il nemico ha usato bombe al fosforo a Mosul

Isis diffonde bufale, “condendole” con dettagli e foto

Nuova fake news Isis in Siria sul web. I miliziani Daesh hanno fatto circolare su internet in queste ore la notizia che la Coalizione Internazionale ha effettuato un bombardamento su Mosul con bombe al fosforo Willy Pete (White Phosphorus). A conferma delle parole, sono state diffuse immagini di aerei che sganciano ordigni con scie evidenti. In particolare su Zanjili e al-Shifaa. Il presunto bilancio del raid, che “ovviamente” ha colpito – tra le altre cose – l’ospedale Jamhuri, sarebbe di oltre 40 civili uccisi. Peccato che la notizia si sia rivelata l’ennesima bufala colossale dello Stato Islamico. Tanto che è stata smentita solo poche ore dopo dal Comando congiunto per le operazioni.

I raid avevano un unico scopo: salvare i civili da Isis

È vero che la Coalizione internazionale anti-Isis ha effettuato raid in quelle zone e lo è altrettanto che ha usato ordigni di tipo diverso. Però, non erano bombe al fosforo. Bensì fumogeni. Questi avevano uno scopo ben preciso: bloccare temporaneamente la visuale ai cecchini Daesh. Obiettivo: salvare più civili possibili, senza incorrere nel rischio che i miliziani dello Stato Islamico sparassero loro, mentre si trovavano in zone scoperte. Perciò, oltre al danno anche la beffa. Quello che era presentato come un “atto crudele”, in realtà era un gesto umanitario. Salvare la vita della popolazione locale dall’unico pericolo reale: Isil. D’altronde internet non perdona. E la smentita con la spiegazione è rimbalzata sul web in pochissimo tempo.

Perché è impossibile che siano state lanciate bombe al fosforo. Se qualcuno le ha usate, può essere solo Isis

Non solo. Se la Coalizione anti-Isis avesse impiegato bombe al fosforo, lo si sarebbe appreso con certezza. L’elevatissimo calore sprigionato sarebbe stato rilevato immediatamente. Inoltre, questo è accompagnato da una luce molto intensa. Perciò, sarebbe stato impossibile nasconderla. Anche a occhi inesperti. A proposito, su internet ci sono molti siti che spiegano come funzioni. Persino Wikipedia. Invece, si sono viste grandi cortine di fumo in città, fatti che corroborano la tesi del Comando congiunto. Più probabile, se esplosioni di fosforo ci sono state, è che sia colpa dello Stato Islamico. E che Daesh usando il web abbia ancora una volta cercato di coprire le sue colpe addossandole al nemico. Magari per errore è detonato in anticipo qualche razzo incendiario. Ciò confermerebbe i morti a Mosul e il fatto che non siano stati avvistati bagliori di luce a distanza. Questo tipo di proietti hanno un effetto limitato, rispetto alle bombe d’aereo molto più potenti.

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