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Iraq, nei prossimi giorni al via la battaglia finale contro Isis a Mosul

Completato l’arrivo di rinforzi e rifornimenti alle truppe. Operazione pronta a entrare nel vivo. Il contributo Usa sul terreno sarà decisivo contro Daesh.

In Iraq la battaglia finale per cacciare Isis da Mosul comincerà nei prossimi giorni. Lo hanno confermato fonti militari locali, annunciando l’arrivo dei rinforzi nelle aree liberate nell’Est della città. SI tratta di unità corazzate della polizia, composte da migliaia di elementi, che da sud sono state spostate nella zona orientale. Obiettivo, chiudere l’area da possibili contrattacchi e bonificarla dalle ultime sacche di resistenza del Daesh. In questo modo, i militari saranno “liberati” e potranno riprendere l’avanzata contro lo Stato Islamico. Insieme a loro, per la prima volta, ci saranno anche forze Usa. Queste sono schierate vicino alla prima linea per fornire sostegno concreto nella pianificazione e nell’esecuzione delle manovre. In particolare quelle della “Golden Division”, la punta più avanzata dell’esercito di Baghdad.

Unità Usa vicino alla prima linea con gli omologhi iracheni

In queste ore vengono l’operazione “Stiamo Arrivando Niniveh” sta schierando rinforzi e distribuendo rifornimenti nell’interno di Mosul Est. Si punta a lanciare una massiccia offensiva, allo scopo di sorprendere Isis e far sì che i miliziani fuggano verso la zona ovest. In questo contesto avranno un ruolo di primo piano i militari Usa. Sono loro, infatti, ad avere il polso della situazione sul terreno. Soprattutto, in quanto sono schierati subito dopo la prima linea. Di conseguenza, potranno fornire in tempo reale assestments sulla situazione e informazioni importanti per coordinare le forze, sincronizzare la sorveglianza e il supporto aereo negli attacchi sulla città del nord Iraq. Di fatto incrementeranno quello che in gergo militare si chiama il “situational understanding”.

Grazie a truppe Usa aumenta il“situational understanding”, fondamentale per vincere. Con tutte le condizioni meteo

Questa novità nell’offensiva a Mosul potrà fare la differenza e accelerare i tempi per la caduta di Isis. Lo Stato Islamico, finora, ha giocato sul fatto che il coordinamento dell’operazione in Iraq avveniva “a distanza”. Con informazioni di seconda mano e conoscenza dello scenario limitata. Le unità Usa sul terreno, invece, cambiano le cose. Non solo sul versante delle manovre militari, ma anche su quello della protezione dei civili. Chiusi tra due fuochi e usati come scudi umani dal Daesh. Peraltro, la sorveglianza aerea dello scenario e i raid – su cui si era basata fortemente l’operazione – hanno dovuto subire un rallentamento a seguito delle cattive condizioni climatiche. La presenza di unità specializzate sul terreno, però, permetterà di ovviare al problema e l’offensiva potrà riprendere con ancora più vigore.

L’articolo sullo stop tecnico dell’offensiva a Mosul per riarmarsi ed equipaggiarsi

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