skip to Main Content

Iraq, nasce commissione congiunta per porre fine alla crisi con il Kurdistan

La commissione iracheno-curda dovrà porre fine alle divergenze politiche ed economiche tra governo iracheno e Kurdistan

In Iraq ci potrebbe essere una soluzione nella crisi tra Baghdad e il Kurdistan. Questa potrebbe venire dalla nascita di un organismo congiunto che negozi le questioni pendenti e trovi un accordo tra le parti. La task force, secondo alcuni media, sarà formata da 7 elementi: 5 dalle autorità centrali irachene e due da Erbil. Il gruppo si occuperà sia delle divergenze politiche sia di quelle a livello economico. Ciò senza escludere la questione dei confini e degli aeroporti. Sembra, infatti, che siano già in corso negoziati  con i curdi e le parti si sono dette fiduciose per una soluzione condivisa in tempi brevi. Non è stato comunicato, invece, chi sono i membri della task force e quale è il mandato specifico assegnato loro, cioè l’autonomia negoziale. Ignoti al momento anche i tempi che scandiranno il loro lavoro.

Tra i nodi da sciogliere ci sono la gestione dei confini, delle infrastrutture e delle risorse energetiche

In Iraq, però, entrambe le parti sono fiduciose che si possa trovare velocemente la quadra. Il portavoce del Partito democratico curdo (KDP), Renas Jano, ha affermato che la crisi tra Baghdad ed Erbil dovrebbe essere risolta presto. A condizione, però, che le autorità centrali mostrino flessibilità. Soprattutto sulla gestione dei confini possono essere ceduti a condizione che non avvengano militarmente. Sul tema, però, non c’è chiarezza. Martedì il portavoce del governo di Erbil, Safeen Dizayee, infatti, ha detto che la gestione delle frontiere con Iran e Turchia non può essere ceduta a Baghdad. Ciò in quanto la legge stabilisce che debba essere congiunta. Di conseguenza, la commissione iracheno-curda dovrà sciogliere questo e altri nodi, come quello delle risorse energetiche, se vuole sperare di arrivare a una soluzione che accontenti entrambi le parti.

Back To Top