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Iraq, in meno di 20 giorni Isis ha perso il 60% di Mosul Ovest

L’offensiva irachena per riprendere il quadrante è partita il 19 febbraio

In meno di 20 giorni le forze irachene hanno riconquistato circa il 60% di Mosul Ovest da Isis. Lo ha annunciato in una conferenza stampa il comandante delle forze anti-terrorismo dell’esercito, il generale Abdul-Ghani al-Assadi. Finora, sono stati ripresi da Daesh i quartieri di Wadi Hajar, al-Sumoud, al-Maamoun, Tal al-Rayyan, al-Tayaran e Josaq had. La prima linea di difesa dei jihadisti. Questi hanno opposto una dura resistenza, ma non sono riusciti a resistere al pressing dell’operazione Stiamo Arrivando Niniveh. L’ultimo successo delle truppe è stato cacciare lo Stato Islamico, i cui membri si sono dati alla fuga, da importanti edifici governativi e istituzionali. Tra questi il consolato turco, un tribunale, una struttura della Banca Centrale irachena e un distretto di polizia.

Isis sta perdendo la sua arma migliore: gli scudi umani

Nei giorni scorsi, inoltre, i militari iracheni hanno ripreso il controllo completo (su entrambe le sponde) di due dei cinque ponti di Mosul. Le due strutture, soprattutto quella che porta alla Città Vecchia, sono strategiche. Queste saranno ripristinate al più presto, per permettere alle truppe di ricevere rinforzi e rifornimenti costanti in tempi brevissimi. A seguito di ciò, la pressione su Isis potrà rimanere costante. Questa, peraltro, potrà anche aumentare. Ciò grazie al fatto che i militari iracheni stanno facendo evacuare migliaia di civili dalla zona degli scontri con Daesh, passando dalla strada che da Mosul porta a Baghdad. In particolare, attraverso il quartiere di Muskar al Ghazlani, in cui è stato creato un corridoio umanitario. Di conseguenza, lo Stato Islamico sta perdendo la sua arma migliore: gli scudi umani. La loro evacuazione permetterà di lanciare attacchi più duri in tutta la zona.

La Coalizione bombarda la rete ferroviaria, distruggendo i tunnel sotterranei

Nel frattempo, l’operazione Inherent Resolve sta fornendo alle truppe sul campo sostegno aereo. Inoltre, sta bombardando le infrastrutture ferroviarie di Mosul con un duplice obiettivo: da una parte inibire qualsiasi capacità di movimento sul terreno del Daesh. Dall’altra, eliminare la rete di tunnel sotterranei, usata dai jihadisti e dai loro comandanti, per spostarsi senza lasciare tracce visibili. Recentemente, infatti, ne era stato scoperto uno, che si snodava all’interno delle gallerie dei treni. Intanto lo Stato Islamico prova, senza successo, a rallentare l’offensiva nemica. A proposito ha lanciato un’ondata di attacchi con auto-bomba (VBIED), attentatori suicidi e droni (UAV) armati. I tentativi, però, sono stati tutti vanificati dalle risposte delle forze irachene.

 

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