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Iraq, lotta interna tra gli sciiti per la scelta di Jaafar al-Sadr come premier

Lotta interna tra gli sciiti in Iraq per la scelta di Jaafar al-Sadr come premier. Lo ha scelto Moqtada al-Sadr e va bene anche a Nouri al-Maliki. E’ un moderato ma con legami con l’Iran. Gli altri player corrono per trovare un’alternativa valida

Nuova lotta interna tra gli sciiti in Iraq per il nome del prossimo primo ministro. L’imam Moqtada al-Sadr, a capo del Movimento Sadrista e grande vincitore delle ultime elezioni, ha scelto per l’incarico il suo cugino: Mohammad Jaafar al-Sadr, attuale ambasciatore del paese mediorientale nel Regno Unito. Formalmente la proposta viene valutata con favore, ma tra le varie ali della Coordination Framework è cominciata una corsa per presentare alternative. Soprattutto perché sembra che il nome del diplomatico sia stato condiviso anche da Nouri al-Maliki, l’altro candidato sciita al voto, considerato il braccio dell’Iran in Iraq. Al-Sadr, il diplomatico, è considerato una figura moderata, ma non troppo lontana dagli interessi di Teheran. Suo padre, l’imam Muhammad Baqir, fu fondatore del partito Islam Dawa e venne imprigionato e ucciso da Saddam Hussein per aver pubblicato una difesa della Rivoluzione Islamica. Inoltre, sembra sia imparentato con l’ex presidente riformista iraniano, Mohammad Khatami.

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