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Iraq, Isis subisce un attentato suicida a Tal Afar. 9 miliziani uccisi

Isis da cacciatore è diventato preda
E’ di nove miliziani Isis uccisi il bilancio di un attacco suicida avvenuto in Iraq. Questa volta, però, non si è trattato di un malfunzionamento degli ordigni o di qualche errore. I bersagli erano proprio i jihadisti Daesh. A Tal Afar, a ovest di Mosul, un uomo si è fatto esplodere presso un ristorante dove si trovava un gruppi di estremisti. Lo conferma il sito Almaalomah. Inoltre, nella stessa zona e in giornata un comandante di alto livello dello Stato Islamico è stato ucciso da un cecchino. L’uomo era responsabile delle linee di difesa Isil nella zona e si chiamava Abu Yusuf. Non si sa chi sia stato a premere il grilletto.
A Mosul e Tal Afar ci sono gruppi di giustizieri che eliminano i miliziani Isis
Da tempo c’è qualcuno in Iraq che sta sistematicamente uccidendo i miliziani Isis. Sia a Mosul sia a Tal Afar. Tanto che si pensa a un possibile gruppo di serial killer o di giustizieri che prende di mira Daesh. A febbraio ci sono state, infatti, alcune morti misteriose all’interno dello Stato Islamico nelle due città. Un jihadista è stato strangolato a morte nel sonno a Tal Afar e un chimico esperto Isil è stato ucciso in circostanze non chiare. Era l’ingegnere a capo del progetto delle bombe al cloro del Califfato. Era soprannominato Abu Yaha al-Iraqi, aveva 44 anni ed è stato trovato senza vita vicino alla sua residenza, nel quartiere di Islah al-Zeraie. In entrambi i casi non si sa chi siano stati gli assassini e nessuno ha rivendicato le azioni.
In Iraq ci sono diverse morti misteriose di jihadisti Isis che non hanno spiegazione
Peraltro, le due uccisioni non sono le sole. Sia a Mosul sia a Tal Afar ci sono state negli ultimi mesi altre morti sospette. Queste finora erano state attribuite a ordini di Abu Bakr al-Baghdadi o a scontri interne tra fazioni Isis. Non c’erano mai state, comunque, conferme su una o sull’altra ipotesi. Non si può, perciò, escludere che ce ne possa essere anche una terza. Che per lungo tempo non era stata presa in considerazione, ma che da tempo viene vagliata. Tanto che in entrambe le città dell’Iraq settentrionale lo Stato Islamico ha imposto il coprifuoco.