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Iraq, Isis perde non solo Hawija ma tutto il governatorato di Saladin

Isis ha sconfitto anche Riyadh, a sud ovest di Kirkuk rimane solo una piccola sacca di resistenza
Isis a sud ovest di Kirkuk, dopo Hawija, ha perso anche Riyadh. Con questa sconfitta lo Stato Islamico è stato definitivamente cacciato da tutto il quadrante nel paese, a parte una piccola sacca di resistenza a est della strada tra Bajji e Kirkuk, che sarà liberata nelle prossime ore. Le ISF e le Forze di Mobilitazione Popolare (PMF) in giornata hanno assunto il controllo di Qaryat Shamlan, Qaryay Halawan e Khan verso Sharqat. Ciò ha determinato che tutto il governatorato di Saladin sia stato bonificato dalla presenza dello Stato Islamico. Isil in Iraq rimane solo in alcune zone di Anbar: Rawa, Qaim e parte della Middle Euphrates Valley. L’offensiva per liberarle, comunque, è imminente. Si parla addirittura di giorni, anche se Baghdad al momento è impegnata a contrastare gli effetti del referendum nel Kurdistan iracheno.
Il bilancio dell’operazione per liberare Hawija dal Daesh
Intanto, i vertici delle forze irachene tracciano un primo bilancio della seconda fase dell’offensiva anti-Isis ad Hawija. Il generale Shaker Jawdat, a capo della Polizia Federale ha affermato che nelle manovre sono stati uccisi 270 miliziani Daesh. Inoltre, è stato liberato un territorio complessivo, pari a 640 chilometri quadrati. In dettaglio, lo Stato Islamico è stato sconfitto cacciato da 141 tra villaggi”. Tutto in appena una settimana di battaglie. Il premier al-Abadi, infatti, aveva dato il via all’operazione venerdì scorso. Invece, nella prima fase della campagna a sud-ovest di Kirkuk, sono stati eliminati 557 jihadisti Isil e liberati oltre 100 insediamenti. All’invasione non hanno partecipato, al contrario di come si riteneva in un primo momento, i Peshmerga. I militari curdi si sono limitati a presidiare i confini dell’area di operazione per evitare fughe e arrestare gli estremisti che si arrendevano. Questi sembra siano nell’ordine di oltre 300.