Gli esperti di cybersecurity di CERT-AgID rilevano 6 malware: Ursnif, Emotet, AdWind, Quakbot, Mekotio e AgentTesla. Ancora phishing via INPS.
Iraq, Isis perde la testa a Mosul e attacca indiscriminatamente i civili

I miliziani attaccano chiunque si rifiuti di seguirli nella ritirata a Ovest. Sparito, forse con la cassa, il ministro delle Finanze del Daesh.
In Iraq lo Stato Islamico ha completamente perso la testa. A Mosul sta attaccando indiscriminatamente i civili in fuga, che si rifiutano di ritirarsi verso il centro insieme ai jihadisti. La denuncia viene da Human Rights Watch (HWR). “ I combattenti del Daesh hanno lanciato attacchi con mortai ed esplosivi contro i civili a est – afferma HRW -. Inoltre, sparano deliberatamente sugli abitanti in fuga”. La motivazione? “I membri dello Stato Islamico hanno annunciato per radio o tramite gli altoparlanti delle moschee che chiunque non li seguirà è considerato un ‘miscredente’”. Di conseguenza, “sarà considerato un bersaglio valido come le forze irachene e quelle della Coalizione”. La promessa si è poi tramutata in fatti, anche grazie all’impiego di cecchini, che bersagliano chiunque.
Gli attacchi per vendicarsi dei “traditori” e continuare a gestire gli “scudi umani” col terrore
Per Isis colpire i civili a Mosul ha un doppio significato ben preciso: da una parte vendicarsi di coloro che hanno “tradito” il Califfato. Dall’altra, continuare a governare chi ha seguito i miliziani Daesh con il terrore e la paura. Questa tecnica, però, non funziona. Come dimostrano gli ultimi dati sui civili in fuga, la maggior parte di loro ha preferito rischiare la vita, piuttosto che fare da scudo umano allo Stato Islamico. Secondo il ministro per l’Immigrazione straniera e gli sfollati, Darbaz Muhammad, si parla di circa 2.000 persone al giorno che scappano dalla città nel Nord Iraq.
Scomparso il ministro delle Finanze Isis. La sua accorata ricerca forse nasconde un segreto: Se avesse rubato la cassa del Daesh?
In Iraq, peraltro, i problemi per Isis aumentano. I vertici del Daesh hanno ordinato a tutti i combattenti di arrestare il “ministro delle Finanze” (Zakat Diwan) dello Stato Islamico. Come riporta Rudaw, sembra che l’uomo sia fuggito da Mosul nei giorni scorsi. Si chiama Abu Tabark ed è scomparso da tre giorni. Tutti i check point dei jihadisti nell’area orientale sono stati allertati. È stata fatta anche un’irruzione nella sua casa, trovata deserta. Non è chiaro se abbia portato con sé anche parte dei fondi del Califfato. L’intensità delle sue ricerche, però, fa pensare di sì. Potrebbe, infatti, aver rubato ingenti somme. Essenziali ai jihadisti per sperare di resistere all’assedio nella città. Da qui la sua ricerca disperata per cercare di recuperare le risorse finanziarie.