L’esperto di cybersecurity JAMESWT: Il link nel messaggio scarica uno zip con un url che punta a un SMB, che scarica ed esegue il malware. Stesse TTP della campagna “Agenzia delle Entrate” in Italia.
Iraq, Isis perde Annah. Prossimi obiettivi delle ISF sono Rawa e Qaim

Isis in 2 giorni ha perso Annah e le ISF sono già nella zona di Rawa
Si è conclusa con successo la prima fase dell’offensiva irachena contro Isis ad Anbar. Daesh ha perso Annah dopo soli due giorni di combattimento. Inoltre, le forze di Baghdad e quelle alleate hanno conquistato l’area di Jazeera, nella zona est del distretto di Rawa, che sarà il prossimo obiettivo delle manovre. Una volta cacciato lo Stato Islamico anche da qui, si passerà all’operazione finale. Quella a Qaim. A quel punto la provincia potrà dirsi definitivamente libera dai miliziani. Anche perché questi sono chiusi in un imbuto. Non possono sconfinare in Siria, in quanto le milizie paramilitari sciite Hashd al-Sha’abi (PMU) stanno avanzando da al-Waleed nel paese vicino. Non sono in grado, inoltre, di tornare indietro a seguito delle massicce forze ammassate dal nemico. Peraltro, non sono al sicuro nemmeno nel quadrante. La Coalizione Internazionale, infatti, sta bombardando pesantemente i confini da alcune ore.
Cominciano le evacuazioni dei civili nel quadrante di Anbar, mentre i vertici Daesh tentano la fuga nella Middle Euphrate Valley
La conquista di Annah da Isis non è solo un passo importante verso Qaim. Ma apre la porta anche a un altro obiettivo sostanziale dell’offensiva irachena: la protezione della popolazione locale. Con la liberazione della città, le forze di Baghdad hanno assunto il controllo anche della strada tra Rutba e Okashat. L’infrastruttura è fondamentale sia per far transitare rinforzi e rifornimenti alle truppe in prima linea sia per l’evacuazione in sicurezza dei civili. Questi stanno fuggendo in massa da tutte le zone ancora sotto il controllo del Daesh e si dirigono verso i militari. Anche diversi capi dello Stato Islamico stanno lasciando la zona in fretta e furia per rifugiarsi nella Middle Euphrate Valley. Ciò nonostante il rischio di essere uccisi dai loro stessi compagni e sottoposti, in quanto traditori. Ci sono già state, infatti, diverse esecuzioni di comandanti Isil, scoperti prima che riuscissero a dileguarsi.