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Iraq, Isis in soli 12 giorni ha quasi completamente perso Hawija

Isis in meno di 2 settimane ha perso oltre la metà del territorio

Isis in 12 giorni ha quasi completamente perso la provincia di Hawija. Le forze irachene hanno tolto al Daesh altri 20 villaggi solo oggi, unendo Taza con gli altri fronti. Di fatto, perciò, allo Stato Islamico è rimasto solo il controllo della roccaforte e della zona del distretto fino ad al Riyad e intorno alla città. Tra le località eccellenti tolte ai jihadisti c’è Rashad, una delle basi insieme a Kirkuk e Bajji da cui in passato partivano gli attacchi dei miliziani in tutto il quadrante. La grossa linea di demarcazione tra il territorio ancora nelle mani di Isil e quello delle ISF è, infatti, proprio la strada che collega queste ultime città. Intanto le milizie paramilitari PMF hanno scoperto una nuova fossa comune degli estremisti. È sita nel villaggio di Abu Sakhra (Abbassi) ed è la terza rinvenuta in due giorni. Le altre sono ad Abu Sakhra e al-Therban.

Ad Hawija, i leader Daesh danno alle fiamme gli archivi dei documenti con le identità dei membri del gruppo

Nel frattempo, ad Hawija la situazione per Isis si fa ogni giorno più difficile e in città regna il caos. Lo ha rilevato la stampa irachena, secondo cui i leader Daesh hanno accusato la popolazione di alto tradimenti. L’occasione sono stati i sermoni proclamati nelle moschee della roccaforte, in cui i vertici dello Stato Islamico hanno accusato gli abitanti della città di aver disonorato l’impegno di alleanza e collaborato con le ISF e le PMF. Nel frattempo, però, i miliziani si preparano al peggio. Soprattutto dopo che molti sono fuggiti dalle loro postazioni e alcuni di questi si sono arresi ai soldati iracheni e ai Peshmerga. A seguito del collasso delle linee difensive, infatti, gli estremisti hanno dato alle fiamme 7 media center, tra cui uno che conteneva gli archivi della formazione. In particolare filmati e documenti che svelano l’identità dei membri del gruppo e i piani operativi futuri.

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