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Iraq, Isis giustizia 9 capi a Tal Afar. La decisione crea caos in Daesh

Tra i nove leader Isis uccisi ci sono un russo, un britannico, un turco e un siriano

Isis ha giustiziato a Tal Afar 9 suoi alti comandanti. La loro colpa è non essere riusciti a contenere l’avanzata delle forze irachene. Sia a Mosul sia in tutta la provincia di Niniveh. I capi Daesh sono stati portati nella piazza centrale della città, dove poi è stata eseguita la condanna a morte davanti alla popolazione e agli altri miliziani. Alcuni di loro sono locali, mentre altri stranieri. Secondo diverse fonti ci sono almeno un russo, un cittadino britannico, un turco e un siriano. Tra loro ci sarebbero anche Abu Othman al-Suri, “sindaco” di Tal Afar, e Baisan Atallah. Quest’ultimo era il leader della forza di polizia dello Stato Islamico in città.

Le esecuzioni hanno acuito  ulteriormente le divisioni all’interno di Isis a Tal Afar

Le esecuzioni a Tal Afar hanno acuito  ulteriormente le divisioni all’interno di Isis nella roccaforte. I miliziani sanno di avere le ore contate, ma al loro interno ci sono diverse scuole di pensiero su come debba essere gestita la situazione. Alcuni, i cosiddetti “intransigenti”, vogliono portare avanti l’ideologia di base del Daesh. Cioè che non sia tollerabile la sconfitta e i responsabili vadano puniti. Altri, invece, pensano che sia necessario essere più “morbidi” per avere a disposizione più risorse possibili. Soprattutto per evitare l’effetto-Mosul. La città, a causa della mancanza di leadership, sta cadendo velocemente. Più del previsto. Perciò, bisogna correre al più presto ai ripari. Ciò in quanto l’obiettivo successivo delle forze irachene sarà proprio Tal Afar.

Le PMU partono da sud Sinjar verso Qaim, lanciato attacco a Jayar Ghalfas e liberato Al-Khibra

Intanto a ovest di Mosul le milizie paramilitari sciite al-Hashd al-Shaabi (PMU) hanno annunciato l’inizio di una nuova operazione anti Isis al confine con la Siria. I combattenti sono partiti dalla zona sud di Sinjar ed elimineranno tutte le sacche di resistenza Daesh fino ad al Qaim. A proposito hanno già attaccato Jayar Ghalfas e liberato Al-Khibra. Nel frattempo, lungo la frontiera sono state scavate numerose trincee per ripristinare la sicurezza nell’area ed evitare possibili attacchi da oltre confini. In un primo momento si era temuto che le PMU sconfinasse nel paese vicino. Poi, però, il portavoce della formazione ha buttato acqua sul fuoco. A proposito Ahmed al-Assadi ha spiegato che non solo per le sue forze, ma anche per i militari e polizia è impossibile valicare la frontiera senza un’autorizzazione del Parlamento. Anche nel caso di caccia ai terroristi dello Stato Islamico.

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