L’esca è l’esaurimento dello spazio su iCloud e un regalo di 50 GB. Obiettivo: rubare dati sensibili personali e soldi.
Iraq, Isis fa esplodere la Grande Moschea al Nuri nella Città Vecchia a Mosul

Lo Stato Islamico dell’Iraq e della Siria è morto dove è nato
Isis nella Città Vecchia a Mosul ha fatto esplodere la Grande Moschea al Nuri. I jihadisti del Daesh, sentendo ormai la fine vicina, hanno distrutto completamente il minareto pendente di Hadbaa. Le forze irachene, infatti, erano giunte a circa 50 metri dal luogo di culto e si apprestavano a invaderlo. Questo, con ogni probabilità, era stato riempito di esplosivo in una eventualità del genere. Così il sogno dello Stato Islamico in Iraq e Siria, proclamato nel 2014 da Abu Bakr al-Baghdadi, è morto nello stesso luogo dove è nato.
Isis tenta anche in questo caso la carta della propaganda: la moschea al Nuri distrutta dai raid della Coalizione
Ovviamente per propaganda Isis ha diffuso subito sui suoi canali su Telearma che la Grande Moschea al Nuri a Mosul è stata distrutta da un raid della Coalizione internazionale anti-Daesh. La fake news, però, è stata smentita dalle numerose immagini in cui si vede il momento dell’esplosione e non ci sono aerei nelle vicinanze. Infatti l’operazione Inherent Resolve ha fatto sapere ad Airwars che i propri aerei non hanno colpito la Moschea.
Le prime foto della zona dopo l’esplosione della Grande Moschea al Nuri
Il comunicato di Inherent Resolve sulla distruzione della Moschea al Nuri a Mosul
Il comunicato della Coalizione Internazionale anti-Isis sulla distruzione della Moschea
La distruzione della Grande Moschea al Nuri “è un crimine contro la popolazione di Mosul e di tutto l’Iraq”, riporta un comunicato stampa della Coalizione Internazionale anti-Isis, citando il generale Joseph Martin. “Lo Stato Islamico ha distrutto uno dei grandi tesori di Mosul e dell’Iraq. È un esempio di perché questa brutale organizzazione deve essere annientata. La responsabilità di questa devastazione giace strettamente nelle mani del Daesh. Continueremo a sostenere i nostri partner iracheni, affinché portino questi terroristi davanti alla giustizia. Comunque, la battaglia per la liberazione di Mosul non è stata ancora completata. Rimaniamo focalizzati a supportare le ISF con questo obiettivo in mente”.
Che fine faranno gli altri miliziani Isis all’interno di Mosul? E che succederà in Siria?
La distruzione della Grande Moschea è il colpo di grazia per Isis a Mosul. Ciò, nonostante siano stati gli stessi miliziani a farla esplodere per non dover ammettere la sconfitta definitiva. Quanto avvenuto, comunque, avrà sicuramente forti ripercussioni sui jihadisti del Daesh che ancora combattono nella città. Soprattutto sul versante psicologico. Con ogni probabilità, parte di loro crollerà. Altri, gli irriducibili dello Stato Islamico, invece, saranno disposti a tentare il tutto e per tutto per fuggire o per vendicarsi. Sia sulle truppe irachene sia sui civili. Il momento è estremamente delicato. Lo è anche per il progredire dell’offensiva a Raqqa in Siria. Non è chiaro come reagiranno gli estremisti nella città, ormai assediati su tutti e 4 i lati. Né quale sarà la reazione di quelli a Deir ez-Zor. Di certo c’è che qualcosa cambierà. Sicuramente non a vantaggio di Isil.