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Iraq, Isis è stato cacciato da Tal Afar e da tutta la provincia di Nineveh

Abadi a Isis: Ovunque siate, stiamo arrivando a prendervi. Arrendetevi o morirete. Cosa significa questa sconfitta

Isis è stato cacciato da Tal Afar e da tutta la provincia di Nineveh. Lo ha appena annunciato ufficialmente il primo ministro iracheno, Haider al-Abadi. “Tal Afar è stata liberata – ha sottolineato congratulandosi con le unità che hanno ottenuto il successo in pochissimo tempo -. Diciamo al Daesh: dovunque siate, stiamo arrivando a prendervi. E non avete altra scelta se non arrendervi o morire”. Per lo Stato Islamico la sconfitta rappresenta un colpo durissimo, che probabilmente non si potrà mai assorbire. Oltre a un danno d’immagine senza precedenti, che si somma alla perdita di Mosul e di gran parte del “Califfato” in Siria, c’è anche quella finanziaria. La provincia era il motore dell’economia di Isis. Dal traffico di petrolio all mercato nero ai balzelli imposti alla popolazione. Senza contare che i jihadisti perdono la possibilità di spostarsi e ricevere rinforzi e rifornimenti dalla Turchia.

Dopo Tal Afar si passa ad Hawija, Qaim, Rawa e Anna. Già in corso le campagne aeree

Ora, il prossimo passo nella guerra a Isis in Iraq è attaccare Hawija a Kirkuk e i 3 ultimi santuari ad Anbar: Annah, Rawa e Qaim. Qui si nascondono parte dei miliziani Daesh fuggiti da Mosul e dalle altre zone del paese negli ultimi mesi. In entrambe le aree è già cominciata l’offensiva, con campagne aeree che stanno debilitando le difese dei jihadisti. Solo nelle ultime ore ne sono stati eliminati 94 nella seconda provincia. Tra loro anche un alto leader dello Stato Islamico, considerato molto vicino ad Abu Bakr al-Baghdadi. Si chiamava Millat Hashem Farahat e fino a poco fa comandava i miliziani a Tal Afar. Poi, quando la situazione si è complicata con l’arrivo dell’offensiva nemica, si è rapidamente spostato a sud. Insieme a lui, peraltro, è stato eliminato anche (Abu Ayman) al-Rawi, uno dei capi della sicurezza di Isis nell’area.

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