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Iraq, Isis colpito al cuore a Mosul. Distrutto convoglio che trasportava petrolio

Annientate 35-40 autocisterne cariche di greggio. Compromessa la capacità di finanziamento del Daesh, che ruba organi anche ai suoi combattenti
L’Isis a Mosul è stata colpita al cuore dalla Coalizione internazionale a guida Usa. In un raid aereo, avvenuto a sud della città, è stato distrutto un convoglio di 35-40 autocisterne che trasportava petrolio. Grazie all’azione è stata seriamente compromessa la capacità di finanziamento del Daesh in Iraq, necessaria alla sopravvivenza dei miliziani. Da tempo la produzione di greggio dei jihadisti è sotto duro attacco in quanto rappresenta l’80% delle entrate del gruppo. L’obiettivo è paralizzare le risorse finanziarie e le capacità di manovra dello Stato Islamico nell’area. Da qui la ricerca disperata di fondi da parte dei terroristi, estorti con la forza alla popolazione, e reperiti con altri metodi. Dal contrabbando di beni archeologici rubati alla tratta di schiave, al traffico di organi umani. Vittime in questi due ultimi casi sono la popolazione civile, donne e bambini in primis, considerati alla stregua di un “bottino di guerra”.
Espiantati senza consenso gli organi a 85 combattenti del Daesh
Recentemente, però, anche gli stessi combattenti dell’Isis sono diventati vittime inconsapevoli dei loro compagni. Alsumaria News ha riportato che un’unità medica del Daesh ha rubato organi a 85 combattenti ricoverati in ospedale a Niniveh. Si tratta soprattutto di reni che sono stati poi portati in Siria per essere venduti a gruppi di trafficanti. A questi si aggiungono gli espianti post mortem ai jihadisti dello Stato Islamico, deceduti in battaglia, e ai civili. I loro corpi vengono trasferiti presso il dipartimento di Medicina forense a Mosul e poi ceduti alle reti criminali. Nel frattempo, parallelamente ai raid aerei, proseguono anche le manovre sul terreno dell’operazione “Stiamo arrivando Niniveh”. Le forze irachene continuano a pressare i miliziani, chiudendoli nel centro storico della città e tagliando loro ogni via di fuga. Nelle scorse ore sono stati distrutti due tunnel nel villaggio di al-Azba, a sud, e liberati due villaggi a ovest: si tratta di al-Hawi e Karah Tebba.