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Iraq, Isis avvia contatti con al Qaeda per sperare di sopravvivere

Isis e al Qaeda: stesso obiettivo, ma metodologie diverse
In Iraq Isis ha avviato contatti con al Qaeda per stringere un’alleanza contro le truppe locali., Lo ha annunciato il vice presidente Ayad Allawi in un’intervista con Reuters. “Sono in corso colloqui – ha sottolineato – tra rappresentanti di Abu Bakr al-Baghdadi e di Ayman al-Zawahiri”, il capo del network fondato da Osama bin Laden. Resta, però, da vedere se le due formazioni riusciranno a trovare un accordo. Daesh e al Qaeda, infatti, sono antagoniste. Sia in Iraq sia in Siria e si combattono una guerra sotterranea. Le armi sono i reclutamenti e le azioni terroristiche. L’obiettivo è guadagnare peso all’interno della galassia della jihad globale. Non solo. I due gruppi hanno anche metodologie diverse. Tanto che Zawahiri in più occasioni ha criticato la barbarie gratuita dello Stato Islamico, peraltro condotta non contro “infedeli”. Ma contro fedeli.
Isis attrae giovani foreign fighters, al Qaeda i veterani
Al Qaeda giustifica alcune pratiche solo in casi precisi e comunque al limite. Isis, invece, critica proprio questa “debolezza” degli antagonisti e in più occasioni ha fatto sapere che è stata la causa di tutte le sconfitte del network. Non solo in Iraq e Siria, ma anche in altri teatri come l’Afghanistan. In molti, però, hanno abbandonato il Daesh per entrare nelle fila della formazione concorrente, in quanto giudicavano troppo barbare le azioni dello Stato Islamico. Si tratta soprattutto di veterani, che hanno combattuto per diverso tempo (vedi l’ex Fronte al-Nusra). Isil, anche grazie a politiche di propaganda e reclutamento online, attrae invece soprattutto giovani e scontenti. Si tratta, però, di combattenti inesperti e con umori mutevoli. Questi, perciò, rappresentano un’incognita e hanno creato più danni che vantaggi. Come si è visto in entrambi i paesi.
Isis ha poco tempo per organizzare un suo ipotetico futuro di guerriglia sotterranea
Di certo c’è che Isis ha poco tempo per stringere un patto con al Qaeda. Mosul è quasi caduta definitivamente e le forze irachene stanno dirigendosi verso Qaim, Hawija e Tal Afar. Inoltre, si avvicina l’offensiva a Raqqa, capitale del Daesh in Siria. Di conseguenza, l’unico futuro plausibile per lo Stato Islamico sarà quello di trasformarsi da esercito in guerriglia sotterranea, con cellule dormienti. Ma Isil non ha esperienza di questo tipo su vasta scala, a differenza di al Qaeda. Inoltre, non ha contatti approfonditi come la formazione rivale per quanto riguarda la logistica e l’approvvigionamento di armi ed esplosivi. Di conseguenza, dovrà necessariamente scendere a patti se vuole sperare di sopravvivere e portare avanti la sua jihad.