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Iraq, Isis ammette di aver perso Mosul

I predicatori Isis costretti a confermare ai loro uomini di essere stati sconfitti a Mosul

Isis ammette di aver perso Mosul. I predicatori del Daesh nei consueti sermoni del venerdì sono stati costretti ad ammettere la sconfitta con i loro uomini. Lo confermano diverse fonti locali, almeno in Iraq. Tra questi Abu Baraa al-Mawseli, uno dei massimi leader dello Stato Islamico, nonché vice comandante dei miliziani a Tal Afar. Questo, dopo le voci insistenti che circolavano in città, ha dovuto ammettere che la ex roccaforte è caduta. Inoltre, ha sottolineato che Tal Afar al momento è il quartier generale del Califfato, ma solo “temporaneamente”. Nella roccaforte sono state usate parole analoghe anche da Abu Qutaiba, un altro consigliere anziano di Abu Bakr al Baghdadi. Il comandante Isil, oltre ad ammettere che Mosul era persa ha anche espresso alcune parole sul Califfo, suggerendo che realmente potrebbe essere morto.

Qualcuno parla della morte di al-Baghdadi, ma non ci sono conferme. Intanto i soldati avanzano a Tal Afar e si preparano per Hawija e Qaim

Sull’eventualità del decesso di al-Baghdadi, però, non ci sono conferme definitive. Gli stessi militari russi, che hanno affermato di averlo ucciso in un raid a Raqqa in Siria, avvenuto mesi fa, non sono stati in grado di certificare la sua uccisione. Hanno fatto sapere che ci sono elevate probabilità che il Califfo Isis sia tra le vittime degli attacchi aerei, ma non si sono espressi con certezza matematica, esibendo prove concrete. Intanto, però, la notizia della caduta di Mosul ha fatto il giro dell’Iraq e probabilmente è arrivata anche in Siria. al-Mawseli sa bene che Tal Afar sarà solo temporaneamente la capitale Daesh nel paese, in quanto è già in corso l’operazione per liberarla. Poi, sarà la volta di Hawija, in provincia di Kirkuk, e Qaim, ad Anbar.

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