L’esperto di cybersecurity JAMESWT: Il link nel messaggio scarica uno zip con un url che punta a un SMB, che scarica ed esegue il malware. Stesse TTP della campagna “Agenzia delle Entrate” in Italia.
Iraq, Isis a Mosul ha i giorni contati. Disfatta su tutti i fronti

I combattenti Isis a Mosul sanno di avere le ore contate e provano a fuggire a Ovest
In Iraq Isis ha i giorni contati a Mosul. Le capacità di combattimento del Daesh sono al limite. Lo ha confermato alla stampa il portavoce del Pentagono, il capitano Jeff Davies, tracciando un quadro della situazione. Innanzitutto, “lo Stato Islamico non è in grado di ricevere rinforzi o rifornimenti – ha sottolineato l’ufficiale -. Riteniamo che i miliziani, soprattutto a Mosul Est, cominciano a capire di avere le ore contate. I jihadisti sono circondati da tutte le parti da una forza superiore. Inoltre, sono bombardati quotidianamente dalla Coalizione o dall’artiglieria irachena”. Al momento i combattenti superstiti del Califfato stanno cercando di attraversare il Tigri su zattere, barchini o anche a nuoto. Le forze aeree internazionali, infatti, hanno completamente distrutto i 5 ponti che collegano le 2 sponde della città, rendendoli inagibili. Di conseguenza, l’unico modo per spostarsi tra i due quadranti è sull’acqua.
Per Isis in Iraq va male anche sul fronte del morale
Per Isis in Iraq va male anche sul fronte del morale. “Abbiamo continuato a vedere segni di cedimento da parte dei miliziani Daesh – ha proseguito Davies -. Molti di loro non vengono pagati da mesi”. Inoltre, pesano le sconfitte che lo Stato Islamico sta subendo ovunque, nonché la campagna di purghe che Abu Bakr al-Baghdadi,ha avviato in Iraq e Siria. I miliziani non si fidano più l’uno dell’altro. Temono che i compagni possano tradirli o di essere arrestati e giustiziati per presunti crimini. Questi fattori, uniti al fallimento dell’ideologia che li ha portati a imbracciare le armi, stanno avendo pesanti impatti e ripercussioni. A ciò si aggiunge il crollo di attacchi con auto-bomba (VBIED). Sia per la mancanza di protezione ai mezzi, che li rende facilmente neutralizzabili dal nemico, sia per la scarsità di volontari. Sono sempre meno, infatti, gli shahid: quelli che decidono di immolarsi per la causa.
Isis non riesce più a rispondere ad attacchi simultanei su più assi
Infine, c’è un altro segnale determinante, confermato anche dalla recente campagna di attacchi coordinati e simultanei tra SDF e Polizia federale a Mosul Sud: Isis non è più in grado di rispondere ad attacchi in contemporanea su più assi. Lo si rileva da due fattori: il primo è la recente accelerazione dello’operazione Stiamo Arrivando Niniveh. Le forze coinvolte, nonostante abbiano adottato atteggiamenti prudenti per proteggere i civili, in poco tempo dall’avvio della fase 2 sono arrivati al Tigri. La resistenza c’è stata, ma è durata l’arco di ore. Non più giorni come avveniva in passato. Il secondo, infine, è la fuga in massa dei jihadisti dai quartieri meridionali della città irachena e dall’area dell’Università. Tanto che nelle scorse ore è stato ripreso molto velocemente anche al Sukar.