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Iraq, in pochi giorni Isis perderà completamente Mosul Est

In pochi giorni liberate Karama, nonché Qudis 1 e 2. Isis subisce ingenti perdite

In Iraq si accelera la sconfitta di Isis a Mosul. Le forze locali hanno conquistato oltre il 60% della zona est della citta e si apprestano a liberare la parte rimanente nei prossimi giorni. I militari sono entrati casa per casa, allo scopo di eliminare tutti i membri del Daesh presenti nella zona. Inoltre, sono state disattivate tutte le trappole esplosive (booby trap) e gli ordigni artigianali (IED), che lo Stato Islamico ha disseminato nella zona. L’ultima vittoria, considerata strategica, è la riconquista di Karama. Nella battaglia il Califfato, che aveva una forte presenza, ha subito pesanti perdite e danni. Solo il 29 dicembre, quando è cominciata la fase 2 dell’offensiva, sono stati uccisi 70 miliziani. Riprese anche le zone di Qudis1 e Qudis2.

A Est eliminata l’ultima grande sacca di resistenza del Daesh. La strada ora è in discesa

Il generale Abdulqhani Assadi, comandante delle forze anti-terrorismo irachene ha spiegato a Rudaw che l’ operazione “Stiamo Arrivando Niniveh”, procederà a ritmo spedito. L’area est di Mosul “sarà completamente liberata da Isis – ha sottolineato -. Non ci sono barriere sostanziali contro il nostro avanzamento”. La liberazione del quartiere e della strada tra Gogjali e Intisar ha di fatto eliminato l’ultima grande sacca di resistenza del Daesh. Ciò che rimane nel quadrante sono alcuni piccoli gruppi isolati di elementi dello Stato Islamico. Sconfiggerli non sarà un problema e non richiederà molto tempo. È presumibile che se ne occuperanno la polizia o i Peshmerga, schierate in questa fase come unità di supporto ai militari. Questi, di conseguenza, saranno liberi di avanzare vesto Ovest.

Isis lancia attacchi a distanza per preservare le ultime forze. Questi però falliscono

Nel frattempo, Isis cerca di disturbare come può l’avanzata nemica. Ciò, tenendosi a distanza per rischiare la vita di meno combattenti possibili. Anche questa tattica, però, si è rivelata vana. Domenica un raid aereo della Coalizione anti-Daesh ha colpito e distrutto un mortaio, che sparava sulle forze irachene. Il tubo di lancio era sito tra due scuole abbandonate. “Non c’erano civili nell’area e ci sono stati danni minimi agli edifici”, riporta un comunicato della Coalizione. Lo Stato Islamico sta infatti ricorrendo sempre più all’uso di edifici come scuole, ospedali e moschee per scopi militari. Dall’addestramento dei bambini come attentatori suicidi al posizionamento di mortai e razzi. La tecnica è sempre la stessa. Si cercano luoghi con molti civili per evitare che questi siano attaccati. La strategia, però, funziona solo in parte. Infatti, grazie alle nuove tecnologie e alla continua sorveglianza aerea si riesce comunque ad attaccare i bersagli, distruggendoli.

 

 

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