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Iraq, il caos post-elettorale rischia di far degenerare la sicurezza

In Iraq ci sono rischi seri che se entro il 1 luglio non sarà fatto un nuovo governo, la sicurezza possa deteriorarsi di nuovo, a beneficio di jihadisti come Daesh e i White Flag (al-Rayat al-Bayda)

In Iraq ci sono rischi seri che a breve la sicurezza possa deteriorarsi di nuovo, a beneficio dei jihadisti come Daesh e i White Flag (al-Rayat al-Bayda). L’attuale governo, presieduto dal premier Haider al-Abadi, infatti, scadrà il 1 luglio. Se i vari vincitori delle ultime elezioni non troveranno un accordo per formare un nuovo esecutivo, l’ultimo rimarrà in carica. Ma con poteri e autorità limitati. Ciò avrebbe sicuramente ripercussioni sulla sicurezza interna della nazione mediorientale. Intanto, a Baghdad si litiga su chi abbia l’autorità per decidere se il voto ha rispettato la Costituzione e soprattutto se è valido o meno. L’ultimo rimpallo di responsabilità è tra l’Alta commissione elettorale e la Corte federale. La prima afferma che solo la seconda ha l’autorità per cancellare l’esito delle elezioni. Quest’ultima, invece, gira la palla all’altra. Si rischia, perciò, una crisi costituzionale, che sfocerebbe inevitabilmente in una della sicurezza.

Lo Stato Islamico cerca di recuperare terreno a Kirkuk, tra Salahuddin e Diyala e a ovest di Mosul. I White Flag operano tra Iraq e Siria nella Middle Euphrates Valley

Dall’altro canto, si vedono già tentativi di ripresa del territorio in Iraq, soprattutto dal Daesh. Secondo le ultime notizie, i miliziani dello Stato Islamico controllano nuovamente alcune aree di Kirkuk e cercano di espandere la loro influenza tra Salahuddin e Diyala, nonché a ovest di Mosul. A loro si aggiungono i miliziani del White Flag. Un gruppo formato da criminali, fuoriusciti Isis e altri soggetti, che opera lungo i confini tra Iraq e Siria nel pieno della Middle Euphrates Valley (MERV). La loro bandiera, che erroneamente si riteneva fosse uno sfondo bianco sormontato dalla testa di un leone, è identica a quella di IS. Solo che ha i colori invertiti. Lo sfondo, invece che essere nero è bianco, mentre le scritte sono nere. Numerose fonti locali le hanno viste su mezzi con a bordo jihadisti in entrambi i paesi. Non è ancora chiaro, però, quale sia il loro obiettivo.

 

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