I ricercatori di cybersecurity di CERT-AgID: L’email fa riferimento ad una fattura allegata, un file TGZ con all'interno un eseguibile: il malware.
Iraq, entra nel vivo l’offensiva anti-Isis ad Hawija. La città è vicina

In 2 giorni le ISF hanno cacciato Isis da metà della zona di operazioni a sud ovest di Kirkuk
In Iraq è entrata nel vivo l’offensiva anti-Isis ad Hawija. Entro solo due giorni le ISF hanno concluso con successo la prima fase dell’operazione: la liberazione di Sharqat. Di conseguenza, sono entrate nella seconda: le manovre di avvicinamento alla roccaforte Daesh. L’obiettivo è circondare i miliziani e chiuderli in un assedio. Le truppe sono arrivate in poche ore al fiume Zab, che scorre vicino alla città. Lo hanno fatto dopo aver conquistato i villaggi di Tal Um Al ‘tham, Tal Al Wared, Hamad Mohammad Ali, Arab Salman Najm, Al Jader, Al Agher, Al Shawi, Al Noor, Tal Al Noor, Tal Mohammad, Al Shati, Joukes, Karrud, Jaran Bardan e Dosra Al Sufli. Allo Stato Islamico non è rimasto che ritirarsi e fuggire verso il grande centro abitato. Di fatto, in 48 ore è stato assunto il controllo di metà dell’area. Oltre 530 chilometri quadrati, senza che Isil riuscisse a reagire.
Le PMU attaccano Daesh a sud di Hawija
L’offensiva anti-Isis nella zona sud ovest della provincia di Kirkuk sta ottenendo risultati anche a sud di Hawija. Le milizie paramilitari sciite Al-Hashd Al-Shaabi (PMU) hanno cacciato Daesh dalla strada tra Haddiyah e il ponte Zarka. Di conseguenza, nella provincia irachena si è aperto un nuovo asse dell’operazione: quello meridionale. Qui l’obiettivo è duplice: liberare dallo Stato Islamico le due basi militari aeree presenti nel quadrante. Sono Shuqqat Riyad e Tal Ashtah.
Nella roccaforte i vertici Daesh fanno un sermone di addio e fuggono
Intanto, ad Hawija i vertici di Isis hanno tenuto una nuova preghiera per preparare al peggio i loro uomini e si sono dati alla macchia. Lo riporta Alsumaria News, citando una fonte secondo cui i leader del Daesh – compreso il comandante in capo Abu Moslem al-Iraqi- hanno fatto una preghiera di addio nella principale moschea della roccaforte. In questo contesto, al-Iraqi avrebbe ricordato ai miliziani che ci sono 2 opzioni. Andarsene o farsi esplodere in battaglia per andare in paradiso. Poi, avrebbe ceduto il comando a uno dei suoi luogotenenti, originario della città e lasciato la zona insieme ad altri capi dello Stato Islamico.