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Iraq, aumenta il pressing degli sciiti pro-Iran su al-Sadr

In Iraq aumenta il pressing degli sciiti pro-Iran su al-Sadr. La Coalition Framework rigetta l’ultimatum del capo del Movimento Sadrista sulla formazione dell’esecutivo, usando la scusa dell’inclusività

In Iraq è scontro aperto tra Moqtada al-Sadr e la Coalizione sciita pro-Iran sulla scelta del presidente e sulla formazione del nuovo governo. La Coordination Framework ha infatti rigettato l’ultimatum che l’imam a capo del Movimento Sadrista, grande vincitore delle ultime elezioni, aveva dato il 31 marzo con l’obiettivo di trovare una quadra entro il 10 maggio. I gruppi vicini a Teheran lo hanno accusato di perdere tempo e hanno sottolineato che non nomineranno un esecutivo senza prima aver consultato le altre fazioni. Ciò in quanto il nuovo governo dovrà essere formato da membri di tutti i maggiori partiti politici del paese mediorientale. Quella dell’inclusività è solo una scusa. La Framework sta cercando di prendere tempo e di aumentare parallelamente la pressione su al-Sadr, affinché diventi più malleabile e accolga una serie di richieste della compagine. L’imam, però, almeno per ora sembra voler tirare dritto. Almeno fino al 10 maggio.

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