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Iraq, al via operazione anti-Isis a nord della diga di Haditha

Le manovre si concentreranno ad Annah, Rawa e Qaim

Al via in Iraq un’operazione militare per liberare da Isis le regioni a nord della diga di Haditha, nella provincia di Anbar. Alle manovre partecipano i soldati del comando operativo al-Jazeera e le milizie tribali. Le forze congiunte hanno il sostegno della Coalizione internazionale anti-Daesh, che fornirà loro supporto aereo ravvicinato (CAS) e mentoring sul terreno. L’area è strategica nella guerra contro lo Stato Islamico, in quanto vi si sono rifugiati numerosi miliziani e leader, in fuga da Mosul e dalle altre città del paese, non più sicure per loro. In particolare, l’offensiva si concentrerà su Annah, Rawa e Qaim, al confine con la Siria. Queste, peraltro, sono già tenute sotto pressione con una serie di periodici raid aerei.

Isis perde al-Thawra e a oggi controlla meno di 13 quartieri a Mosul

Nel frattempo, a Mosul, Isis ha perso definitivamente il quartiere di al-Thawra dopo 4 giorni di intensa battaglia contro le forze regolari. Tanto che è stata issata la bandiera irachena. Lo ha annunciato ufficialmente il Comando congiunto delle operazioni, dopo che i militari avevano cacciato Daesh da al-Thawra al-Oula, la prima sezione del distretto. Inoltre, le unità anti-terrorismo dell’esercito avanzano ad al-Tenek e al-Sihha. Lo Stato Islamico è ormai allo sbando. Controlla meno di 13 quartieri della ex roccaforte e compie solo attacchi mordi e fuggi. Non è, infatti, più in grado di reggere la pressione di scontri prolungati. Ciò che, invece, più volte ha tentato sono stati contrattacchi per vendetta nelle zone appena liberate. Sia contro i militari sia contro i civili. Tanto che militari e polizia iracheni stanno studiando un piano per proteggere le zone riprese di recente.

In corso un’offensiva davanti alla Grande Moschea (al-Nuri). Morti finora oltre 30 miliziani Isis

Intanto, proseguono gli scontri tra l’esercito iracheno e i miliziani Isis a Mosul, nelle immediate vicinanze della Grande Moschea (al-Nuri). Sembra che sia in corso una massiccia offensiva nella zona, ancora in corso, che ha causato finora la morte di oltre 30 jihadisti del Daesh. Inoltre, per ironia della sorte, le forze speciali della polizia hanno cominciato a usare i lanciarazzi sequestrati allo Stato Islamico proprio contro gli estremisti. Questi hanno tentato di rispondere con ondate di attacchi suicidi, che si sono però rivelati vani. Nella città dal 18 marzo al 17 aprile se ne sono contati almeno 32 e nessuno di essi è andato a buon fine.

 

 

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