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Iraq, al via offensiva a sorpresa anti-Isis nella Città Vecchia a Mosul

Centinaia di uomini in campo per l’offensiva a sorpresa anti-Isis

Attacco a sorpresa delle forze irachene contro Isis nella Città Vecchia a Mosul. Alle prime luci dell’alba è partita una massiccia offensiva nella zona con centinaia di uomini. Questa in pochissime ore ha tolto a Daesh significative porzioni di terreno. I miliziani, infatti, sono stati colti di sorpresa. Si aspettavano la prosecuzione delle operazioni a Zanjili e a Sihha, che ormai hanno perso. Si stima che all’interno della roccaforte siano rimasti meno di 500 elementi dello Stato Islamico. Questi sono chiusi soprattutto nella Città Vecchia e presso la Grande Moschea al Nuri. Per evitare bombardamenti e raid aerei tengono in ostaggio centinaia di civili, molti dei quali sono bambini.

Le forze irachene fanno progressi anche a Zanjili e Sihha

Intanto, i militari iracheni continuano ad avanzare sia a Zanjili sia a Sihha. Nella prima zona hanno tolto a Isis circa il 75% del quartiere e avanzano verso l’ultimo ponte ancora nelle mani di Isis. Nella seconda il 95% e convergono in direzione del centro. I miliziani Daesh sono fuggiti, ripiegando verso la Città Vecchia. Parallelamente da diversi corridoi prosegue l’evacuazione dei civili da Mosul Ovest. Finora ne sono stati liberati migliaia dallo Stato Islamico, ma molti altri sono ancora prigionieri nelle zone degli scontri.

Ucciso a Mosul il capo del dipartimento Educazione Isis

Nel frattempo, Isis a Mosul perde un altro leader di primo piano: Omar Mahdi Zaidan, a capo del dipartimento (Diwan) Educazione del Daesh. L’uomo, ucciso in un raid della Coalizione era di nazionalità giordana ed era noto con il nome di battaglia Abu Monzer Al-Urdoni. Zaidan è solo l’ultimo comandante dello Stato Islamico a essere eliminato dalle forze irachene e quelle internazionali dall’inizio dell’anno. A metà aprile ci fu un attacco aereo su una base dei jihadisti presso il villaggio di Markab al-Ter, nell’area di Baaj. Nello strike persero la vita 12 miliziani, tra cui 2 alti capi. Ali Khalaf, un siriano di Abu Kamal, e Ismael Younis al-Afari, cittadino iracheno originario di Tal Afar.

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