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Iraq, al via la battaglia finale contro Isis nella Città Vecchia a Mosul

Isis attaccato su fronti multipli contemporanei alla Grande Moschea al Nuri, a Zanjali, Shafaa e Saha
A Mosul è cominciata, come aveva scritto Difesa & Sicurezza, l’invasione anti-Isis della Città Vecchia. Lo rende noto il comando congiunto con un post su Facebook. Le truppe hanno lanciato un attacco su più fronti in contemporanea contro Daesh nell’area. La polizia federale è stata schierata a sud; le forze di reazione rapida a est e quelle anti-terrorismo a ovest e nord. Nei 2 distretti rimangono meno di 200 miliziani, la maggior parte dei quali si trova presso la Grande Moschea al Nuri. L’attacco in corso è stato diretto contro il luogo in cui nel 2014 è stata proclamata la nascita del Califfato, Zanjili, Shafaa e Saha. Lo Stato Islamico è al momento fortemente sotto pressione e stenta a reagire. Tanto che si registrano già i primi avanzamenti delle truppe. Queste, però, procedono con cautela per proteggere i civili intrappolati nell’area.
Cominciano le evacuazioni di civili, con un occhio a possibili infiltrazioni Isis
Parallelamente all’avvio delle manovre, le forze irachene hanno già cominciato a evacuare la popolazione civile dalle zone di conflitto. I corridoi umanitari, creati nei giorni scorsi, funzionano bene finora. Comunque l’attenzione rimane elevata. C’è il timore, infatti, che miliziani Isis si possano nascondere tra i civili. O per condurre attacchi suicidi o per fuggire dalla battaglia. Non è un caso, infatti, che nelle scorse ore siano state trovate buste con resti di barbe. Queste appartenevano a jihadisti Daesh che le hanno tagliate per mimetizzarsi e destare meno sospetti. Intanto, si segnalano i primi successi delle truppe. Lo Stato Islamico è stato cacciato dal Terzo Ponte, dall’ospedale Ibn Sina e dal Mosul International hotel.
Isis ha perso in partenza la battaglia, ecco perché
La battaglia per liberare la Città Vecchia a Mosul sarà dura. Isis in teoria soffre delle stesse problematiche delle forze irachene. La zona di operazione è caratterizzata da vie strette, che rendono difficoltoso il passaggio dei mezzi. Per cui la maggior parte dei combattimenti avverrà uomo a uomo. Però, a differenza delle truppe, Daesh ha una serie di limiti aggiuntivi. Innanzitutto sono presenti nel quadrante meno di 200 miliziani, a fronte di un numero nettamente superiore di nemici. Inoltre, lo Stato Islamico non può usare una delle sue armi migliori, le auto-bomba (SVBIED). Le forze di Baghdad, invece, hanno a disposizione assetti specializzati nel combattimento urbano e mezzi speciali: i MRZR 4. Sono leggeri, possono trasportare fino a 6 persone, si muovono agilmente nei vicoli e montano una mitragliatrice. I veicoli forniranno alle truppe la copertura necessaria, garantendo loro allo stesso tempo di poter rispondere efficacemente al fuoco nemico.