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Il Marocco combatte la radicalizzazione sui social media con la stessa arma

Il gruppo SFCG si è unito per aumentare la resilienza dei giovani nel paese nei confronti dell’estremismo violento
Il Marocco dice basta alla radicalizzazione online se sui social media. Da parte di Isis in primis. Un gruppo di oltre 30 leader, tra cui funzionati di governo, autorità religiose, attivisti della società civile, educatori ed esperti dei media tradizionali e di quelli social si è unito per aumentare la resilienza dei giovani nel paese nei confronti dell’estremismo violento. È il team locale della Search for Common Ground (SFCG), una ONG internazionale presente in 36 nazioni, la cui missione è trasformare il modo in cui il mondo si occupa dei conflitti lontani, passando da approcci di tipo avversaristico a soluzioni cooperative. SFCG è caratterizzata dall’uso di strumenti innovativi e di azioni a vari livelli della società. Questi includono l’impiego dei media come radio, TV, film e prodotti stampati.
In Marocco oltre 1.600 giovani si sono uniti ai jihadisti e sono partiti verso zone di conflitto
SFCG ha costituito un team in Marocco in quanto oltre 1.600 giovani del paese africano si sono uniti a gruppi estremisti violenti come Isis e hanno lasciato la nazione per recarsi in zone di conflitto. Per la maggior parte di loro, la radicalizzazione è cominciata attraverso i social media. Questi, infatti, sono usati dai jihadisti per diffondere la propaganda attraverso una precisa narrativa, allo scopo di reclutare nuovi adepti e combattenti. A quel punto, il gruppo ha deciso di combattere i jihadisti sul loro stesso territorio e con le medesime armi. Per far ciò sono state sviluppate 3 campagne ad hoc su Facebook: #Except_me, #I_want_to_live e #Our picture_our_unity.
Le armi del team SFCG sono 3 campagne su Facebook: #Except_me, #I_want_to_live e #Our picture_our_unity
#Except_me contrasta la narrativa dei gruppi violenti sui social media, rivolta soprattutto ai giovani, attraverso video animazioni in 2D e un breve documentario. Questi sono rivolti a spiegare ai ragazzi quale sia la verità dietro a formazioni come Isis e a ricordare loro cosa lasciando in cambio di bugie, spacciate invece come verità. Il filmato dell’ex jihadista rafforza il messaggio, in quanto l’umo racconta la sua storia e le differenze rispetto a quanto promesso con la cruda realtà, facendo capire chiaramente di aver commesso un errore e di essersi pentito. #I_want_to_live è una campagna Facebook del team di SFCG, tesa a far capire alle famiglie in Marocco il loro ruolo significativo nel costruire la resilienza verso l’estremismo violento. Inoltre insegna ai genitori come riconoscere segno della radicalizzazione nei loro figli.
Si propone una narrativa alternativa forte e simbolica come contraltare a quella dell’estremismo violento
Infine, #Our picture_our_unity è una competizione fotografica, artistica e umoristica. L’obiettivo è mostrare l’importanza dell’unità, della tolleranza, della coesistenza e della pace nella società del Marocco. Sono sati premiati i tre migliori lavori di ogni categoria. Questi hanno superato il processo di selezione in due fasi: la prima è il giudizio di una commissione e l’altra il voto dei navigatori su internet attraverso la pagina Facebook del team. L’iniziativa è stata rivolta a proporre una narrativa alternativa forte, rispetto ai messaggi di propaganda che formazioni estremiste violente, quali Isis, pubblicano sui social media.