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I Peshmerga chiudono Isis in Iraq e Siria, tagliate le rotte ai confini

I Peshmerga hanno già conquistato 80 chilometri lungo i confini tra Iraq e Siria

I Peshmerga stanno chiudendo Isis sia in Iraq sia in Siria. I militari curdi hanno conquistato circa 80 chilometri lungo la linea di confine tra i due paesi. In particolare da Sheila a Sinuni, a nord di Mosul. Preso il controllo anche dei ponti strategici alle frontiere: da Peshkhabur a Rabia, passando per Khazuka. Le manovre proseguiranno fino a che tutta la zona tra le due nazioni sarà stata tolta al Daesh. L’obiettivo è duplice: da una parte evitare che i miliziani dello Stato Islamico si spostino tra Iraq e Siria per fuggire o dare man forte ai loro compagni in difficoltà. Dall’altro, chiuderli nella Midlle Euphrate Valley e nella zona a ovest di Mosul, separandoli. Ciò in modo da poterli attaccare e sconfiggerli più agilmente.

Le PMU: Isis sta fuggendo da Anbar verso Qaim alla frontiera

Movimenti in tal senso da parte di Isis, infatti, si sono visti soprattutto nelle scorse ore. Il comandante della milizia paramilitare sciita al-Hashd al-Shaabi (PMU) ad Anbar, Sheikh Qatar al-Obeidi, ha affermato che improvvisamente i membri del Daesh sono fuggiti dal distretto di Rawa verso Qaim, al confine con la Siria. Si sono ritirati insieme alle loro famiglie da differenti aree del quadrante iracheno. Prima, però, hanno bruciato diverse case per cercare di distrarre l’attenzione delle forze locali. Ciò a seguito dell’intensificarsi dei bombardamenti sulla zona, che hanno aumentato ulteriormente il pressing sullo Stato Islamico. In tutto sembra che sia in corso una fuga di massa da 18 distretti della provincia.

A Mosul Isis perde anche il grande mercato ed è sempre più chiuso nella Grande Moschea (al-Nuri)

Intanto, a Mosul le forze anti-terrorismo irachene (CTS) continuano ad avanzare contro Isis. Lo stanno facendo pazientemente, per evitare il rischio di vittime civili negli scontri con il Daesh. Nelle ultime ore è stato conquistato uno dei più grandi mercati della città: quello di al-Maash nel distretto di al-Tanak. Parallelamente, la polizia federale ha tolto allo Stato Islamico il quartiere di Bab Ghaz a Sinjar ed è arrivata ai confini di Zanjili e al-Borsa. Proseguono, infine, le operazioni nella Città Vecchia e presso la Grande Moschea (al-Nuri), dove si procede con la massima cautela, eliminando tutta la presenza ostile uomo per uomo. I miliziani, infatti, sono chiusi nella zona e non hanno possibilità di fuga o contrattacco. Così, i jihadisti vengono colpiti appena commettono un errore.

La polizia federale schiera per la prima volta i tiratori scelti a Mosul. Assetto pregiato contro Isis

Nel frattempo, le CTS stanno assumendo il controllo di tutti gli edifici strategici della Città Vecchia a Mosul quartiere: gli ultimi in ordine di tempo sono stati Ghazi street, Mahalat al-Badan e Mahalat al-Sheikh Mohamed. Su ognuno di loro vengono posizionati i tiratori scelti, pronti a colpire i miliziani Isis alla prima occasione utile. Peraltro, è la prima occasione in cui vengono usati gli sniper della polizia federale nella guerra contro Daesh. Sono un assetto pregiato, in quanto permettono di colpire con precisione gli elementi dello Stato Islamico, preservando l’incolumità dei civili. Facendolo da distanza dio sicurezza e senza entrare in contatto diretto col nemico.

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