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Filippine, Amin Baco è il nuovo emiro Isis nel Sud Est Asiatico

Amin Baco subentra a Isnilon Hapilon, ucciso a Marawi, alla guida di Isis

Amin Baco è il nuovo emiro Isis per il Sud Est Asiatico. Il cittadino malese è stato nominato a capo del Daesh nella regione pochi giorni fa e subentra a Isnilon Hapilon, il filippino ucciso il 16 ottobre scorsodall’esercito di Manila durante le operazioni per la liberazione di Marawi. In un primo momento si riteneva che anche il nuovo leader dello Stato Islamico fosse morto negli scontri. I test del dna sui resti dei miliziani nella zona, però, hanno escluso che tra loro ci fosse anche il neo comandante. Di conseguenza, Amin Baco è diventato l’uomo più ricercato sia nelle Filippine sia nell’area. Si cerca anche Abdulla Hapilon, il figlio di Isnilon, scampato alla morte nella stessa circostanza.

Chi è Amin Baco

Amin Baco ha 34 anni ed è originario di Tawau a Sabah. Il suo nome di battaglia è Abu Jihad. In precedenza ha fatto parte di Darul Islam Sabah, una formazione nata dalla fusione dell’indonesiana Darul Islam e dal gruppi di jihadisti vicini ad al Qaeda, Jemaah Islamiyah (JI). Nel 2015 ha lasciato il suo gruppo e ha giurato lealtà a Isis, entrando a far parte del gruppo di Hapilon nelle Filippine. È riuscito a fuggire da Marawi e si è rifugiato in una moschea nel villaggio di Sabala Manao insieme ad altri 30 miliziani. Ma, mentre questi negoziavano la resa all’esercito di Manila, ha eliso la sicurezza e si è dato alla macchia. Poi ha attaccato un’unità dell’esercito a Piagapo City a Lanao del Sur insieme al terrorista indonesiano Muhammad Ilham Syahputra. Questo, catturato il 1 novembre, ha cominciato a fornire informazioni su di lui.

I legami importanti del nuovo emiro Isis nel Sud Est Asiatico

In base alle rivelazioni del terrorista Isis, Amin Baco ha stabilito stretti legami con i jihadisti Daesh che operano a Sabah, Sulawesi e Mindanao. La sua forza deriva soprattutto dall’aver sposato la figlia di un alto membro del gruppo terroristico Abu Sayyaf a Sulu, Hatib Sawadjaan, leale allo Stato Islamico. Il suocero, infatti, aveva comandato una fazione nota come il Tanum Group. Ma il nuovo leader dello Stato Islamico nel Sud Est Asiatico ha anche altre frecce al suo arco. È un esperto fabbricante di bombe e congegni esplosivi. Inoltre, era un protégé del famoso e potente terrorista malese, Zulkifli bin Hir, noto anche come Marwan. Quest’ultimo è stato ucciso il 25 gennaio 2015 dalle forze speciali filippine nell’operazione Oplan Exodus. Infine, ha lavorato strettamente con 2 capi indonesiani di JI: Umar Patek e Dulmatin. Nonché con le formzioni Laskar Jundullah e KOMPAK.

La sua figura per Isis è strategica, soprattutto dopo che Daesh si è sgretolato in Medio Oriente e deve riposizionarsi per sopravvivere

Amin Baco è il terzo malese che diventa a capo di un gruppo terroristico nel Sud Est Asiatico. Prima di lui c’erano stati Azahari e Nordin Top, che avevano guidato la Jemaah Islamiyyah. La sua provenienza, l’esperienza e i legami con diverse formazioni jihadiste lo rendono molto prezioso per Isis. Soprattutto in un momento delicato come questo, che vede lo Stato Islamico essersi sgretolato in Medio Oriente (Iraq e Siria in testa). E che di conseguenza dovrà ricollocarsi altrove per sperare di sopravvivere. In questo senso le scelte obbligate sono solo 2: il Sud Est Asiatico e l’Africa. Nel primo caso soprattutto in Indonesia, Filippine e Malesia, con un occhio all’Afghanistan. Nel secondo, invece, in Libia e nell’Africa Subsahariana, in particolare nel Sahel. Perciò è necessaria la figura di un leader che sappia aggregare, invece che acuire le tensioni con le altre formazioni operanti nell’area.

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