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Etiopia, nuove proteste di piazza improvvise nel Tigray

Nuove proteste di piazza improvvise nel Tigray. Manifestazioni per chiedere la partenza delle truppe “esterne” e il ritorno degli sfollati. Un mese fa il tema era l’integrazione delle milizie locali nella polizia e nell’esercito

Migliaia di persone si sono riversate nelle strade di Mekelle, Adigrat e Shire nel Tigray per chiedere il ritorno degli sfollati e il ritiro delle forze “esterne” dalla regione dell’Etiopia. Le manifestazioni hanno stupito Addis Abeba e la comunità internazionale, in quanto sono state improvvise e senza un’apparente motivazione scatenante. L’accordo di pace firmato in Sudafrica nel novembre 2022, infatti, finora ha retto senza grandi difficoltà. Ciò anche se nel territorio sono rimaste ancora alcune unità dell’esercito eritreo, accusato di aver commesso gravi violazioni dei diritti umani. Inoltre, le manifestazioni popolari avvenute lo scorso mese nella regione avevano un obiettivo diverso: protestare sulla decisione del governo del Paese africano di integrare le forze di difesa locali nella polizia e nell’esercito nazionale. In questa nuova ondata, invece, la tematica non è stata tirata in ballo. Di conseguenza, si teme che ci siano attori interni ed esterni che lavorino per alimentare le fratture al fine di far deragliare la pace.

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