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Estonia, doppio “scramble” per gli EFA italiani della missione Baltic Eagle

3 Eurofighter Typhoon italiani di Baltic Eagle si alzano in volo in Estonia per intercettare un An-26 Curl russo
Doppio scramble per gli Eurofighter Typhoon (EFA) italiani della missione Baltic Eagle. Tre caccia dell’Aeronautica Militare, parte della Task Force Air 36esimo Stormo in Estonia per la missione NATO di Air Policing, sono dovuti intervenire per identificare un velivolo che stava attraversando lo spazio aereo del paese baltico senza osservare le previste procedure di identificazione. Lo ha reso noto lo Stato Maggiore della Difesa (SMD) sul suo sito web. I nostri apparecchi hanno effettuato un “Alpha Scramble” e in pochi minuti hanno intercettato un aereo da trasporto della Federazione Russa: un An-26 “Curl”. Questo era entrato nello spazio aereo dell’Alleanza Atlantica privo di autorizzazione. Gli Eurofighter Typhoon hanno proceduto al suo riconoscimento e lo hanno accompagnato fuori dallo spazio aereo, come previsto dalle regole dall’Organizzazione internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO).
Un altro EFA italiano della missione NATO di Air Policing aggancia tracce multiple: un cargo con scorta di Sukhoi “Flanker”, tutti della Federazione Russa
Al termine dell’attività, mentre i velivoli stavano facendo rientro verso la base aerea di Amari in Estonia, sede della Task Force Air italiana, il Combined Air Operations Centre (CAOC) NATO di Uedem in Germania, responsabile del settore aereo baltico, ha lanciato nuovamente un allarme “scramble”. Questa volta per più tracce aeree appartenenti a velivoli privi di autorizzazione. Un altro caccia dell’Aeronautica Militare italiana è quindi decollato e ha agganciato la tracce radar. In brevissimo tempo ha raggiunto i velivoli sospetti, rivelatisi un aereo da cargo con scorta di Sukhoi “Flanker”, tutti con le insegne della Federazione Russa. Anche in questo caso i velivoli sono stati identificati e accompagnati fuori dallo spazio aereo estone.
Baltic Eagle impiega 4 Eurofighter dell’Aeronautica militare italiana: 2 del 36esimo Stormo di Gioia del Colle e altrettanti del Quarto di Grosseto
La missione italiana “Baltic Eagle” dell’Aeronautica militare in Estonia ha preso il via ai primi di gennaio. Obiettivo dell’operazione, come riporta il sito web del ministero della Difesa, è contribuire alla difesa aerea del paese baltico, nell’ambito della missione NATO di Air Policing. Il contingente della Forza Armata Azzurra è composto dalla Task Force 36esimo Stormo, costituita da due velivoli Eurofighter della base aerea di Gioia del Colle (BA) e da altrettanti del Quarto Stormo di Grosseto. I nostri militari, 120 al massimo, e gli apparecchi sono schierati presso l’aeroporto di Ämari, a pochi chilometri da Tallin, fino di maggio. A proposito, la Difesa ricorda che “si tratta, di fatto, della prosecuzione delle missioni già svolte dall’Aeronautica militare italiana in Islanda, in Bulgaria e nei Paesi Baltici, sebbene sia la prima volta in Estonia”.
L’Italia subentra al Belgio in Estonia, mentre la Danimarca agli Usa al vertice dell’Air Policing NATO nel Baltico
La missione italiana in Estonia è subentrata a quella belga nel corso di una cerimonia il 10 gennaio. Nei giorni precedenti c’è stato un altro cambio importante (l’8 del mese). La Danimarca ha sostituito con i suoi F-16 gli Usa alla guida dell’Air Policing della NATO per i paesi baltici a Šiauliai. Peraltro, è la terza volta che la nostra Aeronautica militare viene impiegata per il pattugliamento dello spazio aereo baltico. Inoltre, la Forza Armata Azzurra effettua operazioni simili anche in Slovenia (permanentemente) e in Albania (in turnazione con la Grecia). Il potenziamento di queste attività – tra cui l’italiana Baltic Eagle – a favore dei paesi membri sul versante orientale, invece, fu deciso dall’Alleanza Atlantica nell’ambito del vertice in Galles del 2014. La Air Policing, comunque, è una capacità di cui si è dotata la NATO già a partire dalla metà degli anni cinquanta.
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